L’organizzazione dei lavoratori chiede all'azienda maggiore trasparenza. I lavoratori hanno percepito solo il 70% delle spettanze senza sapere entro quando riceveranno la restante parte
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Uno striscione - come atto dimostrativo e di protesta da parte del sindacato Ugl Telecomunicazioni - è stato collocato sotto la sede degli uffici dirigenziali dell’Abramo costumer care di Catanzaro. «Tante parole, nessun investimento = Stipendi al 70%» sono queste le parole scritte sul cartellone. L'organizzazione, infatti, lamenta lo stato di incertezza in cui versano i lavoratori che hanno percepito solo il 70% delle spettanze senza sapere, ad oggi, quando verrà saldata la restante parte.
«Da quasi due anni – si legge nella nota dei sindacati - la nostra organizzazione sollecitava un cambio di rotta alla proprietà aziendale e dopo un anno di attesa, finalmente, l'azienda aveva presentato un Piano industriale. Tuttavia - aggiungono - dopo la presentazione si è verificato l'ennesimo cortocircuito». Il tutto è culminato nella «doccia fredda» per i lavoratori con l'iniziale differimento degli stipendi e successivamente il pagamento ridotto del 30%.
Il sindacato chiede chiarezza all'azienda affinchè renda partecipi i dipendenti su quali siano le reali possibilità di stare sul mercato e sulle condizioni d'investimento per il futuro, nonostante vi sia piena consapevolezza delle difficoltà del periodo relative al Covid-19. L'obbiettivo è quello di spronare la proprietà e l'attuale management ad iniziare un confronto che consenta di uscire da una situazione di stallo.