Dal 26 gennaio del 2018, la città di Cosenza si pregia di avere il ponte “strallato” più alto d’Europa. Un segno architettonico di rilievo in Italia che regala un record alla regione Calabria. La maestosa opera progettata dall'architetto e ingegnere valenziano Santiago Calatrava per la città dei Bruzi, è un primato niente male se si considera che Calatrava ha realizzato numerosi ponti nel mondo (dall’Argentina alla Spagna, da Israele alla California, dal Texas al Canada). Un altro ponte in Italia, dopo quelli in Emilia Romagna per la Tav e quello sul Canal Grande di Venezia. Come di sovente avviene però per la realizzazione delle opere pubbliche in Calabria, molti gli intoppi, i rallentamenti, le difficoltà, durante il percorso per trasformare in realtà il progetto di Cosenza.

Il ponte più alto d'Europa

La struttura che unisce i due quartieri della città separati dal fiume Crati è partita infatti 20 anni fa, ma solo nell’estate del 2017 è stata messa in opera l'antenna, l'elemento che fa da sostegno ai cavi di acciaio che sostengono l'impalcato stradale che ha una lunghezza di 140 metri. Una struttura che non passa inosservata, il pilone in acciaio pesa 800 tonnellate ed è alto 104 metri. I materiali usati sono quelli tipici delle opere dell'architetto-ingegnere valenziano: acciaio, cemento e pietra naturale. Il piano impalcato del ponte, è lungo 140 metri e largo 24 metri ed accoglie sia il traffico veicolare che quello pedonale. L'elemento che però caratterizza l'opera, visibile da diversi punti della città, è il suo unico pilone inclinato che sostiene tutti i cavi d'acciaio. Calatrava ha progettato questo elemento con una sezione scatolare dalla forma quasi quadrata e gli angoli arrotondati. Una soluzione che enfatizza la direzione a cui tendono i cavi, una scelta progettuale che vuole sottolineare il legame dell'opera con la città e guidare lo sguardo dell'osservatore verso il centro urbano di Cosenza. L'inaugurazione prevista a settembre del 2017, ma slittata a Gennaio del 2018, fa parte di un ampio obiettivo. L'idea di collegare due pezzi di città, due aree urbane della zona sud-est di Cosenza: Contrada Gergeri e via Reggio Calabria, risale al 2000 quando l'allora sindaco di Cosenza Giacomo Mancini presentò il progetto insieme all'architetto-ingegnere Santiago Calatrava.

L'iter burocratico

Da allora, attraverso un lungo iter burocratico che ha impegnato quattro diverse amministrazioni comunali, di diversi schieramenti politici, si è giunti finalmente alla spettacolare inaugurazione voluta dall'attuale amministrazione cittadina presieduta dal sindaco Mario Occhiuto. Durante il grande spettacolo per il battesimo della faraonica opera, non sono mancate polemiche. Un centinaio di manifestanti della sinistra antagonista e del Comitato Prendocasa, hanno urlato slogan contro i politici locali, rei, a loro dire, di aver utilizzato anche fondi destinati alle case popolari per la costruzione del ponte, i cosiddetti fondi Gescal. Dunque, la realtà ed i sogni sono fogli dello stesso libro? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

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