VIDEO | I pascoli del verdeggiante altopiano conferiscono al latte ovino, che viene lavorato crudo e intero, caratteristiche organolettiche e nutrizionali uniche
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Un fattore molto positivo che contraddistingue l’agroalimentare calabrese è l’ingresso delle nuove generazioni nella conduzione delle aziende familiari. A Parma, nel corso della fiera internazionale Cibus, Grand Terroir®, il sistema del Network LaC ideato per sostenere e valorizzare l’economia calabrese, ha incontrato la giovanissima Cristina Vinci che si occupa con grande impegno e dedizione della Borgo dei Vinci, impresa casearia di Sant’Onofrio (Vibo Valentia).
Il fiore all’occhiello della produzione è rappresentato dal Pecorino del Monte Poro Dop, prodotto esclusivamente con latte ovino crudo ed intero. I pascoli nutrienti del Monte Poro, la cui altitudine non supera i 700 metri sul livello del mare garantendo un clima molto mite e una biodiversità mediterranea assai ricca, rendono questi formaggi estremamente gustosi e conferiscono loro proprietà nutrizionali elevate. Il Pecorino del Monte Poro può essere commercializzato fresco (fino a 60 giorni di stagionatura), semi-stagionato (fino a 6 mesi), stagionato (dai 6 ai 24 mesi).
Le specialità proposte d Borgo dei Vinci, oltre la Dop, sono numerose: pecorino alla ‘nduja (famoso salume spalmabile piccante); formaggi a base di latte ovino e bovino, come nel caso del Ciclope; formaggio vaccino come il Cacio del Borgo; provole, scamorze, mozzarelle e caciocavalli a base di latte vaccino; ricotte anche infornate.