«La possibilità di cedere il credito d'imposta agli istituti bancari è uno degli snodi centrali per il funzionamento del bonus vacanza, il contributo istituito dal decreto rilancio in favore delle famiglie che trascorrono un periodo di vacanza in Italia. Per questo motivo è necessario che le banche si attivino immediatamente per promuovere la conoscenza e la diffusione del bonus vacanze e offrire al tempo stesso la possibilità di cessione del credito d'imposta».

Lo afferma, in una nota, il presidente di Federalberghi Calabria, Fabrizio D'Agostino.

 

«Il bonus vacanza è attivo dal primo di luglio e in meno di un mese – prosegue D'Agostino – sono stati emessi oltre 900mila voucher, per un controvalore superiore ai 400 milioni di euro. Si tratta di un'importante misura di sostegno alle famiglie, che può tradursi in uno stimolo alla domanda e quindi determinare ricadute positive anche per le imprese. Com'è noto, durante la pandemia, la crisi di liquidità è stato il principale problema che le aziende hanno dovuto affrontare. Non può stupire quindi il fatto che molte imprese calabresi, che già si trovano in debito d'ossigeno, esitino di fronte alla prospettiva di dover erogare dei servizi e sostenere i relativi oneri senza ricevere il relativo pagamento. Infatti, l'albergo che riceve il buono dal cliente non ottiene immediatamente il controvalore in danaro, ma può essere costretto ad attendere anche un mese prima che possa compensare il credito».

 

«Sul sito internet http://www.bonusvacanze.italyhotels.it, realizzato da Federalberghi in collaborazione con la Direzione Generale Turismo del Mibact – sostiene ancora D'Agostino – sono presenti molte strutture ricettive calabresi che accettano il bonus e che ancora è in fase di implementazione. Il numero è raddoppiato in poche settimane ed è in continua crescita. Il servizio è completamente gratuito, sia per i turisti sia per le strutture ricettive e il sito sta registrando un gran numero di visite (oltre 5 milioni nel giorno di massima visibilità)».