VIDEO | Il presidente degli industriali italiani ha elogiato l’azione di Mario Draghi e ha auspicato che i nuovi ministri siano all’altezza delle priorità da affrontare. Il governatore Occhiuto: «La Calabria può essere l'hub dell'Europa sul Mediterraneo»
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«Noi non ci esprimiamo sul risultato elettorale, in piena coerenza con il mandato associativo di Confindustria che è autonoma e indipendente dalla politica. Votano gli italiani, non le imprese e i Governi si formano per fiducia parlamentare». È quanto ha dichiarato il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che è intervenuto nel corso dell'assemblea di Unindustria “Destinazione Calabria”, tenutasi a Reggio Calabria questa mattina.
«Non li scegliamo noi. Non tifiamo né per l'uno o per l'altro. Rispettiamo partiti e istituzioni; proponiamo, valutiamo, giudichiamo misure e risorse dei Governi. Sempre lo abbiamo fatto e sempre lo faremo. Abbiamo a cuore la tutela e l’interesse del Paese, non solo delle imprese».
Il nuovo governo
Il nuovo governo «sia formato da persone autorevoli, competenti, inappuntabile nella sua composizione, un governo che confermi la posizione dell’Italia in Europa, che abbia rispetto delle regole di bilancio, della scelta atlantica, della condivisione delle misure assunte dopo l’invasione dell’Ucraina», ha continua Bonomi.«Insomma una ferma coerenza internazionale è quel che chiediamo, che non è nell’interesse altrui, è nell’interesse del nostro Paese».
Il governo Draghi
«La nascita del governo Draghi è stata una scelta saggia del Presidente della Repubblica. La scelta di Mario Draghi – ha continuato il presidente di Confindustria -, per noi è stata motivo di grande soddisfazione perché lamentavamo una mancanza di visione del governo precedente. Draghi ha portato autorevolezza, prestigio, in Europa, in ambito internazionale con la Nato, con i partner occidentali, gli Stati Uniti». L'esecutivo Draghi, ha rimarcato Bonomi, «ha tenuto la barra dritta rispetto alla collocazione atlantica, nella Nato, per quello che è successo nel conflitto russo-ucraino».
Energia e finanza pubblica
«C’è bisogno, in questo momento, di unità, serietà e responsabilità su due questioni strettamente collegate tra di loro: il tema dell’energia e il tema della finanza pubblica, che il governo dovrà affrontare dal primo giorno del suo insediamento». Bonomi, sottolineando le prospettive incerte dell’economia del Paese, ha detto che «nessuno, in realtà, sa cosa succederà l’anno prossimo, perché nessuno è in grado di dire cosa succederà sui prezzi di materie prime e energia. Quindi, abbiamo bisogno che il futuro governo, su queste due questioni, voglia costruire una vasta convergenza di strumenti e obiettivi comuni con tutte le forze politiche, anche con l’opposizione, e con tutte le forze civili del Paese».
«Più di un anno fa, e lo avevamo detto - ha aggiunto il leader degli industriali – sapevamo già quanto sarebbe potuto succedere e non siamo riusciti a prepararci. Oggi però siamo alla seconda fase della crisi energetica, e la riorganizzazione delle nostre imprese non basta più perché questa fase comporta il rischio del blocco delle produzioni, e noi sappiamo benissimo che quando una impresa chiude non riaprirà mai più».
Occhiuto: «Possiamo essere l'hub dell'Europa sul Mediterraneo»
All’assemblea era presente anche il governatore della Regione Calabria, Roberto Occhiuto che ha ringraziato il presidente di Confindustria per la sua presenza e «per la sua costante attenzione alla nostra regione. Abbiamo necessità di costruire una nuova visione della Calabria, e il Paese intero deve capire che bisogna investire nello sviluppo del Mezzogiorno come hub fondamentale per la comunità nazionale».
«Chi come me fa il presidente della Regione, chi fa impresa in Calabria, chi come l'ammiraglio Agostinelli è presidente dell'Autorità portuale, già sa che il Mezzogiorno è centrale in ogni programmazione di futuro del sistema Paese», ha continuato Occhiuto.
«Se guardiamo ai livelli di traffico merci nel Mediterraneo e a quelli di container all'interno del porto di Gioia Tauro ci rendiamo perfettamente conto di questa centralità. Nei prossimi anni, ad esempio, dovremo comprare l'energia dai Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, e questi territori offriranno delle opportunità di sviluppo anche per l'Italia. Ecco perché noi possiamo essere l'hub dell'Europa sul Mediterraneo».
«È questa la visione che dobbiamo avere il coraggio di costruire e, in questo quadro e in questo nuovo racconto della Calabria, è preziosa l'attenzione del presidente nazionale di Confindustria - ha affermato Occhiuto -. La Calabria ha grandi ricchezze che può utilizzare nell’interesse dei suoi cittadini ma anche nei confronti del Paese, però ha necessità di avere una classe dirigente che sappia raccontare in maniera diversa questa Regione e dimostrare attraverso il proprio lavoro che vuole rompere con gli schemi del passato, determinando un cambio di passo».
«Sono contento di aver trovato nel mondo dell’industria un validissimo interlocutore - ringrazio Aldo Ferrara e Domenico Vecchio -, ma soprattutto sono contento di aver costruito un solido rapporto con il presidente nazionale Bonomi a cui vorrei idealmente consegnare la cittadinanza onoraria della Calabria», ha concluso Occhiuto.