VIDEO INTERVISTA | Il direttore di LaC Pasquale Motta incontra il neo segretario nazionale del sindacato a margine dell’iniziativa organizzata a Lamezia. «In Calabria le priorità sono infrastrutture e sanità, senza investimenti in questi settori anche il turismo arranca»
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«Rinunciare al Mes sarebbe un delitto». Non usa mezze misure Pierpaolo Bombardieri, nuovo segretario nazionale della Uil, intervistato dal direttore di LaC Pasquale Motta, a margine di un incontro organizzato a Lamezia Terme dal sindacato calabrese.
«Rischio troika non c'è»
«Al Mes bisogna dire Sì – ha affermato Bombardieri -, perché è finalizzato a investimenti nella Sanità, settore nel quale negli ultimi anni sono stati tagliati oltre 30 miliardi di euro. Ciò che è successo in Lombardia e in Veneto durante la massima emergenza Covid, dimostra che la scelta di investire nella sanità privata, mortificando la sanità pubblica, è una scelta sbagliata. Non utilizzare, quindi, il fondo europeo salva-Stati sarebbe un delitto. Né si può temere che dopo l’uso del Mes arrivi in Italia la troika, perché l’unica condizione che viene posta dall’Europa è che i progetti finanziati vengano portati a termine».
Autunno caldo in vista
A preoccupare il segretario della Uil è anche quello che si annuncia come un autunno caldo sul fronte dell’occupazione e della ripresa, a causa delle conseguenze economiche della pandemia: «Sarà un autunno complicato – rimarca - perché la crisi economica si innesta su una crisi sanitaria non ancora superata. Abbiamo 7 milioni di lavoratori e lavoratrici in cassa integrazione, bisognerà garantire la continuità degli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti. Il Governo dovrà scegliere da dove ripartire, quali sono gli asset strategici e su quali investire».
«Senza il Sud, l'Italia non riparte»
Ma ciò che è certo sin da ora, è che senza il Sud non si va da nessuna parte. «Se non riparte il Mezzogiorno, l'Italia tutta non riparte», puntualizza Bombardieri.
Con riguardo alla Calabria, poi, il segretario della Uil - originario di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria - ribadisce la necessità di puntare sulle infrastrutture di collegamento e sulla Sanità. «Senza una sanità efficiente – spiega – anche il turismo arranca, perché molti turisti stranieri si informano sulle strutture sanitarie presenti prima di prenotare e, se non ricevono rassicurazioni in merito, desistono».