Per Praia a Mare la prima volta fu nel 2016 e da allora non ha più smesso. Per la Fee, Foundation for Environmental Education (Fondazione per l'Educazione Ambientale), la città dell'isola Dino anche quest'anno è meritevole della bandiera blu, il riconoscimento assegnato alle località costiere europee che soddisfano criteri di qualità relativi a parametri delle acque di balneazione e al servizio offerto, che tiene in considerazione, tra le altre cose, la pulizia delle spiagge e gli approdi turistici. Nella cerimonia ufficiale, che si terrà a Roma alle 11, il vessillo sarà riconfermato anche per la città di Tortora, dopo una prima assegnazione avvenuta nel 2018. Ma la vera novità di quest'anno è la new entry San Nicola Arcella, la città di Barbara Mele, andando così a formare l'invidiabile tris sulla parte di costa altotirrenica che confina a nord con la Basilicata. Non è un caso che il raro riconoscimento spetti ormai da tempo anche alla vicina località turistica lucana, Maratea, e la circostanza rende ancora più credibile le ragioni che hanno spinto i dirigenti Fee a premiare le acque del golfo tirrenico.

De Lorenzo: «Gioia incontenibile, ma è solo l'inizio»

«E' un grande giorno per la Riviera dei Cedri, inizia a prendere forma il progetto di sviluppo turistico che fu prospettato alla luce della prima Bandiera Blu di Praia a mare, già nel 2016». Lo ha dichiarato l'assessore della città dell'isola Dino, Antonino De Lorenzo, che per primo portò a casa il risultato curando meticolosamente la parte burocratica. Già allora dichiarò in modo fermo e deciso che avrebbe lavorato in sinergia con i Comuni vicini per realizzare una "Riviera dei cedri blu". «Oggi Tortora, Praia a Mare e San Nicola Arcella sono ancora più unite, si inizia a fare rete e possiamo davvero iniziare a parlare di sistema turistico - ha continuato l'assessore della giunta Praticò -. Oggi noi politici dobbiamo sentire e ascoltare il territorio e le imprese che lo animano per concordare le migliori strategie atte a conquistare quote sempre più ampie». La sua gioia è incontenibile. «Sono soddisfatto, contento, ma ancora non mi sento del tutto appagato perché questo è solo l'inizio, ora dobbiamo scendere ancora più giù e colorare di blu tutta la costa». Un progetto lungo e faticoso, che però non sembra affatto impossibile: «Gli standard della Fee sono elevati e la selezione è molto pignola, ma ne vale la pena se si vuole, come già accade per i tre Comuni, essere nell'Olimpo turistico d'Italia». Poi conclude: «Complimenti ai sindaci e a tutte le amministrazioni perché è un risultato di tutti e mai di uno soltanto».