Presente anche una delegazione di ex lsu, un tempo dipendenti di una ditta di pulizie: «Da 20 anni attendiamo di essere intenalizzate»
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Alcune precarie della scuola hanno atteso l'arrivo della ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, a Catanzaro per partecipare ad un tavolo tecnico sulla scuola, all'Ufficio scolastico regionale, per protestare in merito alla propria situazione. «Siamo qui - hanno spiegato le insegnanti - perché alcune di noi, nel 2001, sono state inserite nel Gae con riserva attraverso un decreto del presidente Scalfaro per cui il diploma fu riconosciuto come abilitante. Per questo quando siamo state escluse abbiamo fatto ricorso. Ricorso fatto anche con i sindacati di cui la ministra Azzolina faceva parte. Oggi 10mila sono riusciti ad ottenere giustizia entrando in graduatoria, altre, ben 55mila in tutta Italia sono rimaste fuori e questo per un principio di uguaglianza non può essere consentito».
Accanto alle insegnanti della scuola primaria e dell'infanzia, era presente una della delegazione di ex Lsu, un tempo dipendenti di una ditta di pulizie, alcune delle quali sono state internalizzate e per questo costrette a trasferimenti in altre regioni. «Io - ha detto una di loro - ho quasi 61 anni, lascio un marito malato di cuore sotto cura e alla mia età non è giusto. Alcune di noi non sono nemmeno state assorbite e stanno attendendo dopo oltre 20 anni di lavoro di essere internalizzate per essere mandate chissà dove, nonostante qui in Calabria, a Catanzaro, i posti per la nostra categoria siano vacanti». Entrambe le delegazioni hanno consegnato allo staff del ministro una lettera che contiene i punti fondamentali della loro protesta.