Sud e amministratori in guardia sullo spettro dell’autonomia differenziata che torna di estrema attualità politica. A Corigliano Rossano si è tenuto un incontro programmatico e di informazione alla presenza dei sindaci Flavio Stasi di Corigliano Rossano e Michele Tripodi di Polistena, di Paolo Mandoliti, economista e co-autore dello studio sulla “Equa Ripartizione delle risorse del Recovery Fund e di Ranieri Filippelli Portavoce Forum Terzo Settore “Ionio –Pollino”. A coordinare i lavori Francesco Intrieri.

L’incontro dal tema “No autonomia differenziata ed equa ripartizione delle risorse del Pnnr" si è rivelato utile per approntare uno schema di sintesi da presentare a tutti i candidati al Parlamento. «L’obiettivo è sensibilizzare i candidati al Parlamento sul tema dell’autonomia differenziata e sulla necessità di pervenire a una più giusta ed equa ripartizione dei fondi. I rischi, per il terzo settore, sono i tagli al sociale e il mantenimento in vita dei servizi esistenti», riferisce Ranieri Filippelli, portavoce forum del terzo settore Jonio-Pollino.

L’economista Mandoliti spiega le dinamiche e gli effetti dell’autonomia differenziata che rischia di causare la «morte degli enti locali del Mezzogiorno. Tutto ciò che viene trasferito dalla Stato alle Regioni sarà commisurato alla spesa storica, che tiene conto delle attività pregresse. Occorre predeterminare i livelli essenziali delle prestazioni, ossia, stabilire lo stesso costo per ciascun cittadino in tutta la Nazione».

Il sindaco di Polistena Tripodi sottolinea i disagi del contesto calabrese a partire dalle questioni sanitarie:«Sarebbe devastante per le regioni del Sud». Mentre il sindaco di Corigliano Rossano Flavio Stasi parla già di preesistenti ed evidenti disuguaglianze tra Nord e Sud:« Attraverso queste ulteriori discriminazioni al contrario credo che si danneggi il Paese non soltanto il Sud. Adesso occorrerà capire con il nuovo Governo in quale direzione si vorrà andare».

Prossimi eventi a Lamezia e Reggio 

Un analogo evento si terrà nei prossimi giorni a Borgia, a Lamezia Terme e a Reggio Calabria per continuare a sensibilizzare cittadini e amministratori comunali sul tema dell'autonomia differenziata, legge che, «se approvata così come è nei pensieri dei presidenti Zaia, Fontana e Bonaccini (a cui si sono aggiunti nel tempo Cirio, Toti e Giani - in pratica tutti i presidenti del nord), senza la pre-determinazione e il finanziamento dei Lep, causerà il disastro economico-finanziario delle regioni e degli enti locali del mezzogiorno, poiché si continuerà a determinare il finanziamento dei servizi  attraverso il criterio della spesa storica (lo stesso criterio che ha determinato la sottrazione di circa 60 miliardi annui a sfavore del mezzogiorno per 18 anni)».

L’'Italia ogni anno, è stato ribadito nel corso della serata, "spende" in politiche sociali per un cittadino del nord oltre 6000 euro mentre per un cittadino del mezzogiorno poco più di 2000 euro. Il messaggio nell'immediato che vuole essere lanciato da questo primo incontro è un'interrogazione ai candidati del territorio e prendere, nel caso, un loro impegno formale, affinché portino queste istanze nel nuovo parlamento. Tra gli obiettivi degli organizzatori la volontà di creare «una massa critica e distante dagli eventuali partiti nazionali di appartenenza che non sono dichiaratamente contro l'autonomia differenziata che sappia invece mettere nella propria agenda quella di ascoltare il territorio e le loro esigenze».