La novità di maggior rilievo introdotta dall'assegno unico per i figli a carico, che sarà erogato dall'Inps a partire dal primo marzo, è l'estensione del beneficio, precedentemente spettante solo ai lavoratori dipendenti, anche agli autonomi, ai disoccupati ed ai percettori del reddito di cittadinanza per i quali l'accreditamento della somma è automatico.

Spetta anche ai cittadini stranieri

Le altre categorie devono invece presentare domanda per via telematica oppure rivolgendosi a un patronato. Il beneficio spetta per tutti i figli minori a partire dal settimo mese di gravidanza, ma anche per i maggiorenni fino a 21 anni iscritti ad un corso di studi, disoccupati in cerca di un lavoro, tirocinanti, dediti al servizio civile oppure impiegati con un reddito inferiore agli ottomila euro. Per i figli disabili non ci sono limiti di età. Il diritto spetta anche ai cittadini comunitari residenti in Italia da almeno due anni ed ai cittadini extracomunitari in possesso del permesso di soggiorno, a condizione che siano soggetti al pagamento dell’imposta sul reddito in Italia, siano residenti e domiciliati in Italia, siano o siano stati residenti in Italia per almeno due anni, anche non continuativi, ovvero siano titolari di un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di durata almeno semestrale.

Occorre munirsi di Isee

I termini di presentazione sono stati aperti il primo gennaio. Occorre una certificazione Isee in corso di validità. Quelle elaborate nel 2021 sono scadute il 31 dicembre scorso per cui occorrerà munirsi di una nuova certificazione eventualmente con il supporto di un Caf. L'elaborazione richiede l'inserimento dei dati relativi ai redditi percepiti nell'anno 2020, al patrimonio mobiliare ed immobiliare sempre riferito al 2020, alla giacenza media di conti correnti e libretti alla data del 31 dicembre 2020. In mancanza di certificazione Isee è ugualmente possibile accedere all'assegno, ma si percepirà l'importo minimo, già destinato ai redditi più alti.

Termini già aperti

L'assegno unico universale dal primo marzo sostituirà gli assegni familiari e le detrazioni, che dunque resteranno ancora in vigore nei primi due mesi del 2022, gennaio e febbraio. Per le domande presentate entro il 28 febbraio l'erogazione degli importi spettanti inizierà il 15 marzo. La domanda per l'assegno unico universale può essere presentata anche dopo il primo marzo 2022. Quelle depositate entro il 30 giugno avranno effetto retroattivo: gli importi erogati dall'Inps comprenderanno quindi gli arretrati a partire appunto dal primo marzo. Quelle presentate dal primo luglio invece consentiranno di percepire il beneficio soltanto a partire dal mese successivo.