Rapporti in scadenza il 29 febbraio. La Cgil: «Il mancato rinnovo avrà drammatiche ripercussioni sui servizi, rischiando di causare persino la chiusura di alcuni reparti ospedalieri»
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Ci sono circa 400 contratti a tempo determinato in scadenza a fine febbraio, quindi tra circa una settimana. E se tali rapporti di lavoro non saranno riconfermati, le attività dell’Asp di Cosenza, già molto precarie proprio a causa della carenza di personale, non potranno che andare in tilt.
Lettera al commissario Cotticelli
I rappresentanti sindacali Fp Cgil dei comprensori di Cosenza e Castrovillari, Teodora Gagliardi e Vincenzo Casciaro, hanno ricordato l’incombenza con una nota indirizzata al commissario straordinario alla Sanità, Saverio Cotticelli, al dirigente del dipartimento regionale sanità Antonio Belcastro, oltre che ai vertici dell’Asp. «Sono contratti riguardanti personale sia dirigenziale che non dirigenziale - sottolineano - Nella malaugurata ipotesi di un mancato rinnovo di questi contratti, la sanità provinciale si troverebbe nella grave situazione di non poter gestire importanti serviz. Finanche, forse, a chiudere reparti ospedalieri».
Le richieste dei sindacati
«È necessario – aggiungono Gagliardi e Casciaro - procedere a una ricognizione di tutti i contratti a tempo determinato, che da anni si susseguono nei rapporti di lavoro con la sanità pubblica, adeguando tale ricognizione alla nuova scadenza del 31 dicembre 2020. Ciò serve a verificare i requisiti individuali di ogni lavoratore, al fine di poter procedere alla loro definitiva stabilizzazione utilizzando le norme previste della cosiddetta riforma Madia. Tutto ciò lo dobbiamo sicuramente ai tanti lavoratori precari che, a costo di grandi sacrifici, da anni vivono il dramma della mancata stabilizzazione».
Programmare i fabbisogni
«La Fp Cgil è pronta a confrontarsi con l’Asp per programmare il fabbisogno del personale, effettuare la ricognizione del precariato e, finalmente, avviare le procedure per le stabilizzazioni – insistono i sindacalisti - Ma precisiamo pure che la ricognizione e la predisposizione del fabbisogno, devono avvenire in armonia con la valorizzazione di tutto il personale: ricordiamo infatti che nell’Asp cosentina ci sono ancora tanti lavoratori assunti con rapporti di lavoro part time, ai quali è necessario, dopo tanti anni, riconoscere il tempo pieno. Così come anche è necessario riqualificare il personale, riconoscendo il corretto e adeguato inquadramento giuridico e professionale a chi da sempre esercita mansioni superiori a quelle d’inquadramento attuale. Anche queste, sono battaglie di civiltà e di dignità del lavoro, che non intende trascurare in alcun modo».