«Per gli asili e la spesa delle funzioni sociali si supera finalmente la spesa storica e da oggi rendiamo tutti i Comuni più uguali, assicurando le stesse risorse e gli stessi servizi ai cittadini, indipendentemente dall'area geografica». Lo dice il viceministro dell'Economia Laura Castelli, ricordando che si tratta di «un lavoro portato avanti in questi anni, insieme alla commissione tecnica per i Fabbisogni standard che da oggi ha definito, per la prima volta, gli obiettivi di servizio per le funzioni sociali. Un'operazione di vero riequilibrio che non penalizza gli altri Comuni, grazie alle risorse in più che abbiamo messo nella ultima legge di Bilancio e cresceranno dal 2021 al 2030».


Castelli cita l'esempio di comuni come Reggio Calabria che passano da 78 euro per abitante a 102,83, di fatto allineandosi al fabbisogno standard di un comune del centro-nord; o Giugliano in Campania che passa da 59 euro a 95,84 per abitante; risorse che serviranno anche per assumere nuovi assistenti sociali. «Il primo, vero passo per i livelli essenziali delle prestazioni, che ci porterà gradualmente alla convergenza, accompagnando l'attuazione dei livelli essenziali».

Magorno: «Un passo importante»

A commentare subito la notizia è il senatore di Italia Viva Ernesto Magorno: «Il superamento della spesa storica e l'assegnazione di risorse ai comuni in base ai “fabbisogni standard” - afferma - è un risultato importante arrivato anche grazie alla lotta dei sindaci del Recovery Sud che, da mesi, sono in prima linea per restituire al Mezzogiorno ciò che è del Mezzogiorno e cancellare anni di ingiustizie subite dai cittadini. È un passo importante, che si traduce in maggiori risorse per asili nido, assistenti sociali e welfare locale. Continuiamo a lavorare per i nostri territori forti della vicinanza della ministra Elena Bonetti sempre pronta ad ascoltare le nostre istanze e che, nelle prossime settimane, sarà in Calabria per incontrare gli amministratori locali».