VIDEO | La presidente della commissione Trasporti della Camera, politicamente collegata alla concorrente portualità del nord Italia, guida una delegazione impegnata nella due giorni calabrese
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«Essendo un porto al centro del Mediterraneo, il suo ruolo può ulteriormente modificarsi e rafforzarsi». Può sembrare una dichiarazione tutto sommato scontata, quella che Raffaela Paita – presidente della commissione Trasporti della Camera – ha rilasciato a Gioia Tauro, al termine dell’intenso programma di audizioni a porte chiuse. Le sue parole però, provenendo da una parlamentare la cui carriera è oggi come ieri è segnata dallo stretto contatto politico con la portualità ligure – che ha sempre fatto lobby per ostacolare la seconda vita oltre il transhpment dell’area calabrese – rappresentano un’ulteriore sigillo ai passi avanti fatti nella direzione di quel polo dei trasporti intermodali che ora grazie all’avvio del gateway ferroviario è più certezza che mai.
E in effetti i commissari calabresi, Furgiuele, Bruno Bossio e Barbuto – ricordando la crisi del 2018, quando il precedente terminalista aveva licenziato oltre 400 lavoratori – hanno sottolineato i passi avanti. «C’è finalmente la possibilità di vedere Gioia Tauro non solo come il porto specializzato nel trasbordo nave a nave dei container», ha detto il deputato leghista; «siamo riusciti a sbloccare gli interventi necessari per collegare il gateway alla rete nazionale e rimuovere il collo nella galleria di Paola». Cose fatte, quindi, e cose da fare. Come quella che Paita ha garantito ai sindacalisti – rispetto alla richiesta trasformazione dell’agenzia portuale in impresa – dopo l’ampia illustrazione offerta dal presidente Andrea Agostinelli che ha voluto far proiettare anche lo short film che descrive il rapporto tra il porto e il territorio circostante.
Paita, rispondendo ad una domanda sul dibattito intorno alla volontà del presidente Occhiuto di riprendere il progetto del rigassificatore, ha risposto seccamente: «La Commissione si occupa di Trasporti e non di energia». Perimetro di competenze formalmente quasi perfetto, visto che sia Bruno Bossio sia Furgiule hanno detto che l’argomento è stato affrontato nelle audizioni, ed ovviamente entrambi si sono detti favorevoli ad «aggiungere un polo energetico al polo delle merci».