Il delegato del Governo ai Trasporti lo ha detto presentando a Napoli, nella sede della Regione, il "dibattito pubblico" sul progetto. De Luca: «Può essere la speranza di rinascita per il Sud»
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«Nel 2026 sarà possibile viaggiare sulla nuova linea ferroviaria Alta Velocità che collegherà Salerno e Reggio Calabria». Lo ha detto il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Enrico Giovannini, presentando a Napoli, nella sede della Regione, il "dibattito pubblico" sul progetto. L'opera dispone di 36 miliardi per i prossimi 10 anni, già previsti nella legge di bilancio, ed è finanziata con il PNRR e con fondi nazionali. 3 miliardi e 300 milioni di investimenti sono destinati alla Campania. «L' Alta Velocità - ha detto ancora Giovannini - sarà portata a 9 milioni di italiani, 6 dei quali residenti al Sud».
Per il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, l' Alta Velocità Sa-Rc «può essere la speranza di rinascita per un Sud che ha perso negli ultimi 15 anni un milione e 600 mila abitanti».
Cammarano (M5s): «È una sfida da vincere»
«Il potenziamento della linea Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, approfittando dei fondi del Pnrr, è una sfida che dobbiamo vincere a tutti i costi. Grazie a questa opportunità, la provincia di Salerno può ambire a diventare uno snodo nevralgico di riferimento per i trasporti nel Mezzogiorno, congiuntamente al completamento dell'aeroporto di Pontecagnano "Salerno-Costa d'Amalfi". Prendiamo atto della decisione di realizzare di un terminal a Padula-Buonabitacolo, nel Vallo di Diano, ma non va assolutamente trascurata la tratta già esistente nel Cilento». Così il presidente della Commissione speciale Aree Interne e consigliere regionale M5S Michele Cammarano, nel giorno della presentazione del progetto di realizzazione dell'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria.
«Migliorare e potenziare i trasporti, attraverso una progettualità integrata tra nuove infrastrutture strategiche e la riqualificazione o la riattivazione di quelle preesistenti, non significa solo programmare il futuro, ma anche colmare un gap importante in territori da anni alle prese con atavici disservizi. È in questa direzione - conclude Cammarano - che continueremo a batterci per la riattivazione della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro che, con il potenziamento dell'Alta Velocità e un secondo scalo aeroportuale sul territorio, perfezionerebbe una rete di trasporti che darebbe un nuovo volto ai territori delle aree interne».
Gaudiano (M5s): «È un'opera strategica»
«L'inserimento, tra gli interventi strategici del PNRR, di un progetto di fattibilità per una linea ferroviaria Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria, dimostra l'attenzione del Governo per il Sud del Paese, oltre che rappresentare un'importante prospettiva di sviluppo di territori da grandi potenzialità attrattive. L'ultima buona notizia è la previsione di un terminal a Padula-Buonabitacolo, nel Vallo di Diano. Uno snodo fondamentale, tenuto conto della vicinanza con lo svincolo autostradale. Sulla scorta delle indicazioni recepite, abbiamo per questo avviato una campagna di ascolto e di confronto con amministratori pubblici e comitati di cittadini delle aree interessate, con l'obiettivo di formulare ulteriori proposte tese ad arricchire un'opera strategica per l'intera Campania e il Mezzogiorno. Occorre avviare e completare al più presto l'opera per ridisegnare l'assetto infrastrutturale del Mezzogiorno d'Italia. Disegnare un Paese migliore, però, non deve essere un mero adempimento per spendere risorse pubbliche, ma deve tener presente le vocazioni dei diversi territori e le opere già in atto, in uno sviluppo coerente, dinamico, sostenibile di ampia visione».
A dirlo è la Senatrice del Movimento 5 stelle Felicia Gaudiano nel giorno della presentazione del progetto di realizzazione dell'Alta Velocità Salerno-Reggio Calabria. «Dobbiamo seguire gli sviluppi del progetto facendo rete con tutti gli amministratori, ma anche con le associazioni e le realtà civiche dei territori interessati, affinché si giunga al più presto alla sua completa realizzazione. Un'opera che deve procedere di pari passo alla pianificazione di una viabilità e di una rete di trasporti complementari, così da divenire una opportunità per lo sviluppo dei territori delle aree interne», conclude Gaudiano.