Il sindaco di Cosenza Franz Caruso denuncia una forte ambiguità per l’Alta Velocità lungo la tratta ferroviaria Salerno-Reggio Calabria e chiede un'audizione con le commissioni parlamentari competenti così da fare chiarezza sulla questione. Il timore che l’opera non arrivi neppure a Praia a Mare perché definanziata, è sentimento molto diffuso tra quanti hanno partecipato alla conferenza stampa tenuta a Roma questa mattina insieme al Comitato tecnico scientifico formatosi un anno fa di questi tempi a Palazzo dei Bruzi. A dare manforte esponenti del M5S (Baldino e Tucci) e del Pd (l’ex ministro De Micheli e Bruno Bossio). In sala anche i senatori Occhiuto (Fi) e Minasi (Lega).

L’esponente socialista definisce «il Piano Strategico 2025-2029 del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane presentato nei giorni scorsi un nuovo bluff per la Calabria». A Matteo Salvini chiede invece di impegnarsi per questo argomento con la stessa intensità profusa per il Ponte sullo Stretto. «Sì - ammette - il vero timore è che l'Alta Velocità non si realizzi più dalle nostre parti. Abbiamo approfondito i finanziamenti su questa opera e abbiamo visto che tra i fondi stanziati c'erano solo quelli per il raddoppio della galleria “Santomarco”, che non ha nulla a che vedere con l’Av dei cui fondi non abbiamo trovato tracce».

Per il primo cittadino, infatti, «nel roboante annuncio di importanti investimenti al sud, resta chiaramente accantonato il progetto di Alta Velocità ferroviaria, approvato e finanziato dal governo Draghi col Fondo Complementare al Pnrr che prevedeva, finalmente, un tracciato accentrato a servizio dell'intera Calabria e della Basilicata stessa, poiché equidistante dalla fascia ionica e dalle importanti realtà urbane e produttive attualmente fortemente decentrate».

Caruso, che non ha nascosto di recente l’ambizione di candidarsi a presidente della Regione Calabria, sceglie di attaccare in maniera diretta il Gruppo F. S. «Inopinatamente hanno confermato che l'opzione sarà quella di un potenziamento (assolutamente irrealizzabile) dell'attuale linea tirrenica con “caratteristiche di alta velocità” - ha proseguito il sindaco di Cosenza -. Ciò conferma il gravissimo ulteriore scippo che si sta operando ai danni della nostra regione e del Mezzogiorno tutto. Uno scippo che non possono consentire quanti, come noi, desiderano la crescita e lo sviluppo della nostra terra».

Tecnici e sindaci presenti all’incontro hanno ribadito l’inderogabile necessità di realizzare l’opera utilizzando il tracciato interno passante per Tarsia e Cosenza. Si tratta per loro di un’occasione di crescita economica e sociale della regione attraverso un percorso baricentrico che ne consenta l'utilizzo da parte di tutti i Comuni della provincia cosentina.

«Il tracciato mediano passante per Tarsia - si è ribadito in un documento - diventerebbe strategico per i flussi di traffico dalla Sicilia e dalla Calabria stessa verso il corridoio adriatico, determinando il complemento naturale alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. In ogni caso, la scelta del tracciato non può essere ridotta ad un mero fatto tecnico, considerata l'importanza strategica e di unicità dell'opera che riguarda lo sviluppo del territorio calabrese per i prossimi decenni».

Il sindaco di Cosenza Franz Caruso chiama a raccolta parlamentari e altri sindaci per dare avvio a una nuova battaglia a difesa degli investimenti dell’alta velocità. Oggi conferenza stampa nella capitale