Il deputato pentastellato interviene in merito alla rinuncia di Francesco Del Castello ad un altro mandato come commissario dell’agenzia della Regione Calabria che eroga fondi pubblici a favore del mondo rurale
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«Apre un grosso problema politico la rinuncia di Francesco Del Castello ad un altro mandato quale commissario di Arcea, l’agenzia della Regione Calabria che ha il compito di erogare gli aiuti pubblici a favore del mondo rurale». Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Paolo Parentela, che alla Camera siede in commissione Agricoltura.
«Da ultimo, infatti, è venuta fuori la questione – prosegue il deputato – del taglio del compenso del vertice di Arcea, che la Regione vorrebbe applicare al predecessore di Del Castello. Ma il punto non è tanto questo: Arcea non ha una dotazione di organico tale da consentirle di mantenere il riconoscimento di Organismo pagatore, malgrado nel 2018 avesse disposto un piano per implementare la dotazione organica e benché nel merito fosse a riguardo sotto l’osservazione del ministero delle Politiche agricole, come proprio il ministro chiarì nel rispondere a una mia interrogazione, paventando l’ipotesi di attivazione delle procedure per la revoca, in sede europea, del riferito riconoscimento».
«Ciononostante, in Arcea – prosegue l’esponente del Movimento 5 Stelle – i trasferimenti di personale in altri uffici pubblici sono andati avanti in maniera irresponsabile, anche di recente, mettendo a rischio la sopravvivenza stessa dell’agenzia, come avevo denunciato da tempo con più interventi parlamentari».
«L’assessore regionale Gianluca Gallo – conclude Parentela – chiarisca come intenda intervenire per scongiurare che Arcea scompaia, con tutte le conseguenze che ciò potrebbe comportare per i dipendenti dell’agenzia e per gli agricoltori calabresi, che rischierebbero di subire un colpo durissimo. Chiarisca, infine, come mai, a proposito degli atti di trasferimento di personale, Arcea non garantisca la dovuta trasparenza e non li pubblichi per intero. In ogni caso, interrogherò nuovamente il ministro delle Politiche agricole, che oggi è il collega del Movimento 5 Stelle Stefano Patuanelli»