Secondo giorno di mobilitazione per gli agricoltori riuniti nel coordinamento nazionale per il riscatto agricolo. Dopo i blocchi stradali causati in tutta la Calabria, i trattori sono confluiti questa mattina sotto la sede della Regione a Catanzaro per continuare nel solco della protesta. Le principali contestazioni vengono mosse alle politiche comunitarie ma la rabbia è soprattutto determinata dall'aumento dei costi delle materie prime e del carburante che ha reso onerosa ogni produzione. 

17.15 - Tolto il blocco dei trattori, resterà un presidio fino a domani

Resta un presidio fino a domani ma sono stati poco per volta riordinati i trattori degli agricoltori che, dopo essersi incatenati ai loro mezzi, avevano bloccato per alcune ore il passaggio in uscita dei dipendenti e di quanti si trovavano all'interno dalla Cittadella regionale di Catanzaro. Al superamento del blocco, che aveva impedito l'uscita anche dei dipendenti dall'edificio che ospita la Giunta regionale, si è giunti dopo che una delegazione di manifestanti ha incontrato l'assessore regionale all'agricoltura Gianluca Gallo.

15.15 - Gallo: «Ci faremo portavoce a Roma e Bruxelles»

«Non credo che sia una protesta nei confronti della Regione. È una protesta che parte da Berlino, attraversa Parigi e arriva in Calabria. Ed è una crisi di persone perbene, agricoltori calabresi che sudano, sgobbano, fanno sacrifici e non sono abituati a protestare». Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura della Regione Calabria Gianluca Gallo che ha ricevuto una delegazione di agricoltori in protesta da questa mattina e asserragliati adesso sotto la Cittadella. «Vanno ascoltate le loro ragioni e noi come in altre circostanze ma come abbiamo sempre fatto ce ne faremo portavoce con Roma e Bruxelles».

In particolare, gli agricoltori chiedono alla Regione provvedimenti più incisivi per il contenimento della diffusione degli ungulati e per offrire maggiori servizi attraverso i consorzi di bonifica, di recente anche al centro di una riforma. «Sono temi ugualmente nazionali - ha chiarito Gallo -. Sugli ungulati c'è una azione condotta da tutti gli assessori regionali che ha visto qualche reazione attraverso azioni di intervento, ad esempio, per il contenimento della peste suina africana. Sui consorzi di bonifica noi siamo stati costretti ad intervenire perché c'era una crisi evidente degli enti consortili».

14.50 – L’incontro con l’assessore Gallo

Nel primo pomeriggio, l’assessore regionale Gallo ha incontrato una delegazione di manifestanti. 

L'incontro con l'assessore Gallo

Ore 14.00 - Bloccata la strada, alcuni manifestanti si incatenano

Gli agricoltori hanno formato un presidio all'ingresso della Cittadella con un mezzo agricolo e persone distese sull'asfalto impedendo l'uscita ai dipendenti regionali. Alcuni dei manifestanti si sono incatenati. 

Ore 13.30 - La rabbia degli agricoltori

Tra i manifestanti, la voce di Leopoldo Nicola Fazzolari, imprenditore di Crotone: «Vogliamo tutelare quello che facciamo tutti i giorni, produrre per noi e voi. Cibo sano made in Italy. Non vogliamo mangiare né grilli né insetti». Gli agricoltori sottolineano poi le difficoltà affrontate dalle aziende, dalla carenza di manovalanza all’aumento dei costi soprattutto per quanto riguarda il gasolio: «Risolviamo cinque problemi e ne vengono fuori altri dieci». Il messaggio è chiaro: «Non vogliamo abbandonare i nostri campi, anzi. Noi vogliamo mandare avanti i giovani. I nostri figli che prenderanno il posto alla guida dell’azienda saranno però costretti a mollare dopo tante difficoltà».

Nessun dito puntato contro la giunta Occhiuto: «La Regione in parte sta facendo il suo dovere. Anche grazie al lavoro dell’assessore Gallo e il direttore Giovinazzo che stanno dimostrando di essere vicini al mondo dell’agricoltura. Quello che chiediamo è che vengano giù e si uniscano alla nostra battaglia. Siamo certi che neanche loro vogliono sposare questo modo di consumismo che la Comunità europea porta avanti». 

Ore 12.30 - Disagi

Disagi per gli studenti e i pendolari. I passeggeri sono stati lasciati dai bus a breve distanza dagli uffici regionali e Università.

Ore 12.00 - L'arrivo alla Cittadella regionale

I manifestanti sono arrivati alla Cittadella intorno alle ore 12 confluiti dalla statale 106 e dalla strada statale 280 bloccando il transito sulle arterie e creando disagio alla circolazione.