VIDEO | Oggi nello scalo un primo incontro tra Sacal, Regione, Autorità di Sistema portuale dello Stretto, Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, Comune di Reggio Calabria per discutere delle nuove rotte
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L’incontro operativo, che ha avuto luogo stamane all’aeroporto dello Stretto per discutere del futuro dello scalo, ha riunito gli attori strategici, deputati a programmare e ad eseguire le azioni necessarie per l’effettivo potenziamento dell’aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria. Nella sala della presidenza di Sacal, presso lo stesso scalo dello Stretto, si sono riuniti questa mattina l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini, la vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi, il presidente dell’autorità di Sistema portuale dello Stretto, Mario Mega, i sindaci delle Città Metropolitane di Reggio Calabria e Messina, rispettivamente Carmelo Versace e Federico Basile, il sindaco del comune di Reggio Calabria Paolo Brunetti, il coordinatore della task force del comune reggino, Salvatore Chindemi e i tecnici di Settore degli Enti interessati.
«È ferma intenzione di Sacal dare all’aeroporto dello Stretto il giusto e importante rilievo nel panorama del sistema dei trasporti di questa regione come dimostra la nutrita presenza di rappresentanti istituzionali in questa occasione», ha rimarcato l’amministratore di Sacal, Mario Franchini.
«Un primo incontro fondamentale nel solco del lavoro che la Regione sta già conducendo da tempo. La riunione di oggi è segno di un importante lavoro di squadra. Proprio ieri è stata approvata in giunta la variazione di bilancio per lo stanziamento dei 13 milioni di euro per gli oneri di servizio a favore dell’aeroporto di Reggio. Il presidente Occhiuto ha, infatti, già ricevuto la delega per la Conferenza dei servizi necessaria per procedere con l’attivazione delle nuove tratte che con ogni probabilità saranno Venezia, Bologna e Torino. La conferenza dei servizi è già stata fissata per il prossimo 20 settembre. Un investimento per i voli ma anche per l’infrastruttura con la realizzazione degli interventi finanziati con i 25 milioni dell’emendamento Cannizzaro e con ulteriori risorse dei Cis per le quali stiamo lavorando», ha annunciato la vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi.
«L’aeroporto di Reggio rappresenta una grande opportunità per i nostri porti. Da parte nostra c’è, dunque, la massima disponibilità a ragionare e a mettere in campo strategie congiunte che, potenziando lo scalo, arrechino beneficio alla mobilità delle comunità dello Stretto e all’attrazione di altre tipologie di traffico croceristico. Sarà certamente necessario lavorare anche nell’ottica di incrementare sensibilmente i collegamenti via mare tra le due sponde, in modo da garantire un sistema intermodale porto-aeroporto efficiente, e mettere a disposizione degli spazi per l’integrazione dei servizi e l’accoglienza», ha sottolineato Mario Mega, presidente dell’autorità portuale di Sistema dello Stretto.
«Finalmente questa riunione sta avendo luogo. Il Comune di Reggio Calabria c’è come c’è sempre stato per contribuire a creare le condizioni per lo sviluppo dell’aeroporto che non a caso si chiamo dello Stretto. Anche in occasione del recente incontro davanti a un caffè con l’amministratore Franchini abbiamo ribadito la nostra massima disponibilità, che poi è nostro preciso obbligo, a mettere in campo le azioni necessarie di termini di accessibilità, servizi e collegamenti tramite navetta con il porto e tramite bus dalla provincia verso lo scalo, per rendere effettivamente questo scalo fruibile dalla comunità messinese e da quella del territorio metropolitano di Reggio Calabria», ha evidenziato il sindaco ff del Comune di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.
«L’aeroporto è dello Stretto e come tale deve tornare ad acquisire quella centralità che aveva quando ero ragazzo e da Messina in trenta minuti arrivavo qui per volare fino a Milano. Non ci sono ragioni perché nel 2022 non si possa tornare a quell’efficienza. Il legame intermodale tra le due Città che la denominazione dello scalo celebra può tornare ad essere forte. La comunità messinese guarda con molto interesse all’aeroporto dello Stretto di Reggio Calabria. Siamo consapevoli dell’importanza che potrebbe rivestire in termini di servizi per la nostra comunità e siamo presenti oggi per dare il nostro contributo alla strategia che è in corso di definizione. Per quanto ci riguarda, ci siamo e ci saremo per mettere in campo anche degli investimenti per potenziare i collegamenti e valorizzare queste città accomunate da un tratto di mare», ha sottolineato Federico Basile, sindaco Città Metropolitana di Messina.
Stessa massima disponibilità è stata manifestata dall’omologo reggino ff, Carmelo Versace, oggi al suo primo incontro ufficiale, richiesto in realtà da mesi, con l’amministratore di Sacal Franchini. Sul punto dell’ingresso in compagine azionaria Sacal, il sindaco metropolitano ff Versace chiarisce che «l’Ente vorrà entrare in Sacal quando il piano del rilancio sarà concreto e in fase di attuazione. Ad animarci è la ferma volontà di esserci al solo scopo di rappresentare un grande e importante territorio che merita un ruolo di primo piano, al pari degli altri, nella programmazione dello sviluppo aeroportuale calabrese. Il nostro ingresso avrà senso solo in questa ottica e non in altre».
Una posizione che si dice dunque in attesa di risultati concreti. In attesa, e dunque non accantonata, resta anche l’idea di una gestione autonoma dello scalo reggino. «Se i passi concreti annunciati da Sacal saranno compiuti, come auspichiamo, ciò potrà anche rappresentare quel balzo in avanti che da tempo attendiamo. Il nostro obiettivo resta l’autonomia gestionale dello scalo che può essere perseguita anche attraverso tappe intermedie, come questa avviata in questo frangente con l’incremento dell’offerta volativa, con le strategie congiunte in corso di definizione, e alle quali daremo il nostro apporto collaborativo, e se ci saranno le condizioni anche con l'ingresso in Sacal. È un discorso in divenire. Il nostro obiettivo finale resta, comunque, l’autonomia nella quale noi crediamo per uno sviluppo stabile e duraturo dello scalo», ha evidenziato Salvatore Chindemi.