Integrazione tra sistema portuale e aeroportuale per garantire sviluppo e prospettive di crescita. Il presidente dell’autorità Sistema Portuale dello Stretto, Mario Mega, guarda all’aeroporto di Reggio Calabria con grande interesse, riconoscendogli il ruolo di infrastruttura assolutamente strategica per il territorio e per lo sviluppo di politiche portuali e turistiche di ampio respiro.

«L'aeroporto è un nodo strategico importante che va collegato con il sistema portuale. Ne potranno beneficiare il territorio e il traffico crocieristico che noi puntiamo a sviluppare nel porto di Reggio Calabria. Per questa ragione è necessario lavorare per aumentare il numero dei collegamenti. L'aeroporto Tito Minniti non a caso è l'aeroporto dello Stretto. Per noi è fondamentale riuscire ad avere i sistemi portuali e aeroportuali agevolmente collegati; dunque, al di là di quello che può essere il ruolo dello scalo reggino nel contesto regionale, esso ha una funzione strategica nell'area dello Stretto, motivo per il quale bisogna lavorare per incrementare i collegamenti anche con l'estero e per attrarre turisti nell'area», ha spiegato il presidente Mario Mega.

Lo scalo Tito Minniti oggi, con i soli due voli Alitalia per Milano Linate e Roma Fiumicino che consentono di partire (rispettivamente alle 14:55 e alle 19:20) o di arrivare (rispettivamente alle 14:10 e 18:35) nelle 24 ore ma non di andare e tornare in giornata, e all’orizzonte la solo tratta Blue Air per Torino, è certamente lontano anni luce da questa prospettiva. Mentre si attende che la Regione si pronunci sul piano industriale presentato da Sacal, il presidente Mega riferisce di interlocuzioni aperte e di interessi comuni ad un miglioramento del quadro complessivo.

«Io ho già incontrato il presidente Giulio De Metrio e nei prossimi giorni ci saranno altre riunioni. Stiamo cercando di capire in che modo poter coordinare le programmazioni e poi vedremo come sviluppare azioni congiunte. È nostro interesse preminente che lo scalo reggino diventi attrattivo per tante compagnie e attivi nuove linee», ha spiegato ancora il presidente Mega.

Si cercano dunque sinergie mentre nella compagine societaria pubblica della Sacal non risultano rappresentanti reggini e crotonesi, ma solo catanzaresi, nonostante la società aeroportuale calabrese gestisca tutti e tre gli scali della regione dal 2017; mentre si registra il silenzio della task force ad hoc, annunciata lo scorso dicembre dalla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Tanto lavoro c’è da fare e intanto la parola chiave resta sempre intermodalità.

«Noi stiamo lavorando molto con Rfi per migliorare l'intermodalità ferroviaria se riuscissimo ad agganciare anche l'intermodalità aerea, saremmo in grado di coordinare tutte le modalità di trasporto e questo agevolerebbe i collegamenti di media e lunga percorrenza, rendendo l'area dello Stretto, con i suoi porti e le altre infrastrutture, l'approdo ideale per numerosi passeggeri», ha concluso il presidente dell’autorità Sistema Portuale dello Stretto.