In un post pubblicato su facebook, il deputato reggino tuona contro l'ex compagnia di bandiera che non avrebbe rispettato gli impegni assunti a Roma pochi giorni fa a tutela dei 35 posti di lavoro al Tito Minniti
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«Proprio in queste ultime ore, i signori commissari di Alitalia hanno disatteso sorprendentemente l’accordo che avrebbe salvaguardato la posizione dei loro stessi lavoratori. Un comportamento incomprensibile per cui saranno chiamati a rispondere in Parlamento, ricordando loro che non gestiscono cosa propria, bensì beni ed interessi di rilevanza pubblica nazionale». Attraverso un post pubblicato su face book stanotte, il deputato reggino Francesco Cannizzaro tuona e annuncia battaglia contro Alitalia, che nonostante l'accordo raggiunto a Roma due giorni fa, con l'odierno subentro di Ita anche nell'aeroporto dello Stretto, ha posto in cassa integrazione i suoi 35 dipendenti.
Dipendenti Alitalia in cassa integrazione nonostante l'accordo
Una decisione che assolutamente disorienta visto che, sottolinea il deputato Cannizzaro nel post, a Roma Alitalia, Ita, Enac e Governo avevano raggiunto un accordo per salvare i 35 posti di lavoro nello scalo Tito Minniti di Reggio Calabria. La soluzione individuata, attraverso una deroga e successiva operatività di handling avvalendosi della loro professionalità, era una proroga di trenta giorni per completare la procedura di affidamento del servizio al nuovo gestore che poi avrebbe assorbito anche i dipendenti dello scalo reggino, garantendo i livelli occupazionali e salvaguardando il patrimonio di professionalità.
Invece Ita oggi dovrebbe volare da e per Reggio ma il servizio di assistenza ad aerei e passeggeri a terra non sarà più espletato da 35 dei 37 dipendenti Alitalia che lo hanno espletato fino a ieri.
Reggio Calabria unico caso in Italia
«Le linee guida seguite del Governo, mirate a salvaguardare i posti di lavoro, si stanno rivelando pertanto in netta controtendenza rispetto a quanto decretato dai vertici Alitalia adesso. L'aeroporto di Reggio Calabria risulta essere un caso unico nel panorama nazionale e non saranno tre liquidatori, squisitamente pagati con soldi dei contribuenti, a colpire la dignità di 35 lavoratori e rispettive famiglie», ha ribadito il deputato Francesco Cannizzaro che assicura vicinanza e sostegno a ciascun dipendente e battaglia per ognuno di loro. «Nessuna resa e nessun arretramento. L'obiettivo di salvare i posti di lavoro per noi resta prioritario», ha concluso il deputato reggino.