Cinquecentomila passeggeri entro il 2027, la messa in attività dell'Ils e l'ampliamento dell’operatività dell'aeroporto entro il 2026. È quanto ha annunciato Marco Franchini, amministratore unico di Sacal, questa mattina a Crotone in occasione dell'apertura del punto ristoro all'interno dell'aerostazione. Il bar dell'aeroporto, dopo diversi tentativi falliti di affidare il bando, ha ora trovato un gestore per i prossimi cinque anni: si tratta della società Sg Vacanze di Francesco Piscitelli di Isola Capo Rizzuto.
L'occasione ha permesso all'amministratore di Sacal di fare il punto sullo scalo crotonese dove per l'estate 2025, oltre ai voli ormai consolidati per Milano, Bologna, Treviso e Torino (operati da Ryanair) e per Roma (effettuato in regime di continuità territoriale da Sky Alps), ci sarà un volo anche per Dusseldorf, in Germania. «C'è un impegno di Sacal per irrobustire l’attività volativa sullo scalo – ha detto Franchini – ma c'è un impegno anche per migliorare le infrastrutture. Abbiamo 10 milioni di investimenti per quanto riguarda la sicurezza del volo, la recinzione e l'ampliamento del piazzale di sosta aeromobili che è una delle carenze più grandi di questo scalo. Impegno che Sacal – ha aggiunto – intende mantenere sulla scorta anche di un piano industriale approvato dagli azionisti che prevede una serie di attività sia infrastrutturali ma anche per i collegamenti con l'obiettivo di arrivare a 300 mila passeggeri quest'anno, 400 mila l'anno prossimo e 500 mila nel 2027».

Per raggiungere questi numeri, a detta di Franchini, «i voli di linea devono aumentare le frequenze, deve aumentare l'incoming, che arriva con una serie di offerte del territorio. È una sorta di impegno da prendere insieme alle compagnie aeree, imprese industriali che investono quando vedono che i coefficienti di riempimento ci sono. Il nostro – ha spiegato – è un impegno totale perché io riconosco l’indispensabilità dell'aeroporto su questo territorio. Questo è il mandato che mi hanno dato gli azionisti – ha proseguito Franchini – e io non smetterò di impegnarmi. Ovviamente è una cosa che si fa passo dopo passo, non ho la bacchetta magica per dire: arrivo a 500 mila passeggeri domani. Io il piano industriale l'ho fatto, l'ho fatto con coscienza sapendo che arrivo a 500 mila passeggeri anche aumentando l'infrastruttura perché con questa infrastruttura che ho trovato è impossibile andare avanti. Quindi bisogna ampliare l'aerostazione, aumentare i piazzali di sosta aeromobili, aumentare la lunghezza della pista, la capacità. Ci sono un insieme di attività sulle quali siamo profondamente impegnati come lo siamo anche per gli altri aeroporti».

Franchini: «Base Canadair già in fase progettuale»

«La realizzazione della base regionale di protezione civile sull'aeroporto di Crotone è già alla fase progettuale», ha poi aggiunto Marco Franchini a margine della conferenza stampa sull'ampliamento dei voli allo scalo Sant'Anna. «Questa è una possibilità che ho previsto nel piano industriale. Ovviamente – ha specificato Franchini – lo dobbiamo fare in accordo con la Protezione civile, ma non è solo un’attività dedicata alla protezione civile. È un’attività dedicata alla difesa del territorio con tutto quello che poi può portare con sé, con addestramento anche di attività di droni, formazione del personale. È qualcosa di importante, veramente utile a livello complementare per l'aeroporto. Il must per me è aumentare i collegamenti aerei, aumentare i passeggeri».

La realizzazione della nuova base dei canadair della protezione civile a Crotone, che sarebbe così spostata dall'attuale sede di Lamezia Terme, è una delle opere previste con il programma Cis Volare varato dal governo nel 2022 che prevede investimenti complessivi per 36 milioni di euro sull'aeroporto di Crotone.

«L'unica attività nella quale siamo a livello progettuale – ha precisato in proposito Franchini – è quella che riguarda il grande hangar per la protezione civile, che da un punto di vista infrastrutturale serve ad attrarre investimenti anche di carattere industriale. Stiamo dando corso ai progetti per circa 10 milioni per il rifacimento della caserma di Vigili del fuoco, la recinzione, un sistema di videosorveglianza che stiamo proprio contrattualizzando. Sono tutti interventi destinati a aumentare la qualità dell'infrastruttura».
L'amministratore di Sacal ha poi rivelato che la società di gestione sta pensando anche ad una attività di manutenzione degli aeromobili: «Intorno a tutto questo – ha detto – c'è un'attività importante per attrarre anche investimenti industriali sul sedime aeroportuale. A breve partiremo con delle manifestazioni di interesse perché su un aeroporto come questo sarebbe importante sviluppare anche l'impresa manutentiva, attività di formazione per il volo, delle iniziative complementari che però sono utilissime anche per consolidare il ruolo di questo aeroporto, che non deve più essere l'aeroporto Cenerentola della Calabria, ma deve essere un'opportunità per tutto il traffico anche nazionale. Stiamo individuando con Enac anche delle specializzazioni per questo scalo per le capacita' che ha l'infrastruttura anche da un punto di vista delle condimeteo».