«Era il 14 febbraio scorso quando la Sacal annunciava in pompa magna, che la società Price Waterhouse Coopers Advisory SpA, al costo di 52mila euro, era stata incaricata a redigere il Piano industriale trentennale per gli scali di Lamezia Terme, Crotone e Reggio Calabria gestiti della Società Aeroportuale Calabrese, eppure, la prestigiosa agenzia di servizi professionali doveva elaborare una valutazione del potenziale di sviluppo del traffico degli scali calabresi e dell'adeguatezza delle infrastrutture aeroportuali degli stessi, nonché il Piano Industriale e il Piano Economico-Finanziario in 8 settimane, ma, dopo oltre un anno, ancora non si sa nulla». È quanto denunciato da Mimmo Gianturco, segretario generale territoriale Confintesa Catanzaro che si chiede: «Possibile che una grossa società faccia tutto questo ritardo nell’elaborazione del Piano industriale? Oppure il Piano Industriale è già nascosto in qualche cassetto della scrivania del presidente De Felice?».

 

«Il Piano industriale, tra le altre cose, dovrebbe anche chiarire l’impatto che ha avuto sulla crescita della società, la scelta di gestire gli aeroporti di Crotone e di Reggio Calabria e gli effetti sui bilanci di Sacal con relativo fabbisogno del personale da assumere nei prossimi anni» continua Gianturco aggiungendo: «E’ lì che inizieremo a comprendere se si è trattato di una scommessa vincente o di una scelta fallimentare. Inoltre, entro il 2030, è prevista una importante crescita per l’aeroporto di Lamezia Terme, il quale dovrebbe superare i 5 milioni di passeggeri, ma senza un adeguato ampliamento e una diversa capacità infrastrutturale, questa crescita potrebbe subire notevoli rallentamenti che creerebbero disagi nella gestione della sicurezza nonché serie ricadute sul profilo economico».

 

Nel ribadire la necessità per le organizzazioni sindacali di conoscere tali documentazioni, come «ha stabilito il Tribunale di Lamezia Terme condannando proprio Sacal per condotta antisindacale, pretendiamo dalla società maggiore trasparenza e l’invio dell’intera relazione di Price Waterhouse Coopers Advisory SpA».