Mentre è partito il toto nomi per individuare il successore alla guida della Sacal, emergono altri retroscena relativi alle dimissioni dalla presidenza di Arturo De Felice. L’ex prefetto, secondo fonti interne, avrebbe lasciato la guida della società aeroportuale perché certo di non essere riproposto. Una bocciatura, insomma, che avrebbe voluto evitare anticipando i tempi e lasciando l’incarico di sua sponte.

 

Tra i soci pubblici sembra che nessuno avesse intenzione di sostenere un suo secondo mandato, mentre a incrinare i rapporti sarebbe stato il disegno di vendere la Sacal ai soci privati. Privatizzare completamente l’aeroporto insomma, vendendo le quote pubbliche. Ma la Regione Calabria, che per sanare le casse della Sacal di soldi ne ha spesi parecchi, non avrebbe avuto nessuna intenzione di procedere in tal senso.

 

Sarebbe questo il motivo dell’allontanamento e delle distanze, fino alla decisione della Regione di non lasciare la società nelle mani dell’ex prefetto e al colpo di coda di De Felice della dimissioni a sorpresa.
Intanto, si cercano i possibili successori alla guida dei tre aeroporti di Lamezia, Reggio Calabria e Crotone. In auge pare ci sia una leghista.

 

Si tratta di Annamaria Mancuso, sostenuta dalla Santelli e dal segretario regionale della Lega Cristian Invernizzi. Ma tra i pretendenti alla poltrona anche Pasqualino Scaramuzzino, già sindaco di Lamezia Terme e presidente della Fondazione Terina.

 

È considerato papabile anche Daniele Rossi, presidente della Camera di Commercio di Catanzaro.