Dopo circa 16 anni di lavori, è stato inaugurato oggi, il Palazzetto dello Sport di Acri, nel cosentino. Una struttura di ultima generazione, costata 4 milioni e 200mila euro, realizzata su un area di oltre 10000 mq e capace di accogliere al suo interno oltre 3000 persone.

A tagliare il nastro il primo cittadino di Acri, Pino Capalbo, che ha espresso soddisfazione per l’opera: «Questa struttura potrà essere una risorsa per la città di Acri, può accogliere eventi sportivi di caratura nazionale ed essere utilizzato per spettacoli e concerti». La manifestazione che si è tenuta in assenza di pubblico: «Il rammarico e non aver avuto la possibilità di organizzare questa presentazione in presenza di cittadini, studenti e giovani che saranno poi i principali fruitori di questo spazio – afferma Capalbo – per il momento chi vorrà potrà visitare il Palasport dal 25 gennaio in poi, ma non appena l’emergenza sanitaria sarà alle spalle organizzeremo una vera e propria inaugurazione».

I lavori del Palazzetto dello Sport, sono terminati, come prevedeva il progetto. Adesso, però si apre una “fase due”: «La struttura sarà fruibile non appena sarà stilato un regolamento di gestione per l’utilizzo – dice il sindaco – è una struttura che deve essere gestita dal Comune in collaborazione con una polisportiva o associazioni, oppure in alternativa potrà essere affidata a privati, previo un regolare bando».

Presenti alla cerimonia di stamane, oltre ai progettisti, Arch.Angelo Trematerra, Ing. Carmine Algieri e il geometra Luigi De Bartolo, anche numerosi sindaci del comprensorio, la parlamentare Enza Bruno Bossio, i consiglieri regionali Giuseppe Aieta e Luca Morrone, il presidente della Provincia Franco Iacucci, la giunta comunale al completo, quasi tutti i consiglieri comunali e le forze dell’ordine. Tra i politici, anche il senatore Gino Trematerra sindaco di Acri tra il 2010 e il 2012 e tra i principali fautori del Palasport acrese.

A partecipare alla manifestazione anche il delegato CONI di Cosenza, Francesca Stancati: «Sarà un punto di riferimento non solo per la provincia di Cosenza ma per tutta la regione. Questo è infatti un impianto che per funzionalità, capienza e capacità può ospitare manifestazioni importanti, anche di carattere internazionale».


Non sono mancate le polemiche sui social, dove alcuni cittadini hanno espresso indignazione a causa di assembramenti verificatisi durante la cerimonia (in particolar modo durante il taglio del nastro). Accuse rimandare al mittente dallo stesso Capalbo: «All’ingresso a tutti è stata misurata la temperatura e sono state osservate le misure previste. Ognuno dei partecipanti indossava la mascherina. Queste polemiche sono strumentali».