VIDEO | Il colosso produttore di energia elettrica non fornirebbe le quantità stabilite dalla convenzione del 1968 alle aziende agricole. Il Consorzio di bonifica Ionio catanzarese minaccia di trascinare la società A2A in Tribunale
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Acqua col contagocce e colture a rischio. Il Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese minaccia di trascinare in Tribunale il colosso A2A, gestore delle risorse idriche calabresi ma da settimane inadempiente rispetto alla convenzione stipulata nel 1968 che prevede rilasci per 140mila metri cubi d'acqua ad uso irriguo.
Privatizzare il pubblico
La multiutility titolare della concessione fino al 2029 - che nel 1968 era della Cassa del Mezzogiorno ma poi ceduta rispettivamente ad Enel, Endesa e Eon - per oltre dieci giorni ha fatto spallucce alle necessità delle aziende agricole nel periodo più caldo negando il diritto agli agricoltori di poter beneficiare di una risorsa idrica pubblica, proveniente dal Lago del Passante. «La legge gradua le priorità - spiega il presidente del Consorzio di Bonifica Ionio catanzarese, Fabio Borrello -. Prima vi sono le necessità potabili, poi quelle irrigue e successivamente quella idroelettrica se compatibili con le prime due».
Agricoltura in ginocchio
Tuttavia, il colosso produttore di energia elettrica negli ultimi dieci giorni ha messo a disposizione del Consorzio di Bonifica solo 40/50mila metri cubi d'acqua al giorno mettendo a serio rischio e in alcuni casi danneggiano le colture di stagione: ortaggi, agrumi e alberi da frutto. Solo da ieri i rilasci sono tornati alla normalità e la vasca di adduzione di Simeri è tornata a riempirsi del prezioso liquido ma solo ancora della metà. «La misura è colma, noi non possiamo ammettere che ci possano essere dei ritardi nei rilasci d'acqua, soprattutto ad inizio stagione e sulla scorta delle alte temperature registrate in questi giorni. Non possiamo ammettere che vengano lesi e calpestati i diritti degli agricoltori» ha concluso il presidente del Consorzio di Bonifica.