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C’è l’ambizione di giungere alla produzione di biocarburanti di terza e quarta generazione, ottenuti non da materie fossili ma dalle microalghe, tra gli obiettivi dell’accordo quadro di collaborazione stretto tra il Ministero della Difesa e l’Università della Calabria, sottoscritto dal sottosegretario Gioacchino Alfano e dal rettore Gino Crisci.
Le competenze accademiche al servizio delle attività militari
Il protocollo d’intesa si incastra tra le numerose collaborazioni avviate dal ministero per ampliare i campi di studio e di applicazione delle tecnologie per il risparmio energetico, la riduzione delle emissioni che alterano il clima e l’incremento della capacità di resistenza degli strumenti militari. L’accordo, si legge in una nota del sottosegretario Alfano, «conferma la sensibilità della Difesa ai problemi legati all’energia, alla riduzione dei consumi e all’impatto ambientale».
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In cantiere lo sviluppo di nuovi filoni di ricerca
Il rettore Gino Crisci ha sottolineato le elevate competenze presenti nell’ateneo di Arcavacata, concentrate in particolare nel corso di laurea magistrale in ingegneria energetica, dotato di laboratori specializzati, in cui trovano spazio progetti in tema energetico finanziati attingendo a risorse di bandi nazionali ed internazionali. «Poiché uno degli scopi dell’università è quello di avviare collaborazioni scientifiche con istituzioni pubbliche e private – ha affermato Crisci - l’ateneo è onorato di poter stipulare un accordo quadro di collaborazione con il Ministero della Difesa, al fine di poter sviluppare, ognuno nei propri specifici settori, nuovi filoni di ricerca che comporteranno innumerevoli vantaggi in termini di ampliamento e trasmissione delle conoscenze, con ricadute positive sul territorio. Verranno sviluppate tematiche di interesse comune, quali, in particolare, il miglioramento delle prestazioni energetiche delle amministrazioni pubbliche, la riduzione del loro impatto ambientale, lo studio di impianti innovativi per la produzione di energia elettrica e di biocarburanti avanzati».