Il governatore fa sapere di aver avuto diverse interlocuzioni con Tim, che proprio oggi ha comunicato l'intenzione di concedere un po' di respiro alle quasi 500 persone che dal primo gennaio rischiavano di restare a casa. Il sindaco di Catanzaro Fiorita: «Primo importante traguardo»
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Arriva una buona notizia, almeno per il momento, nella vicenda Abramo Customer Care, che vede quasi 500 lavoratori di tre sedi (Montalto Uffugo, Settingiano e Palermo) finire in cassa integrazione a zero ore a partire dal primo gennaio a causa del mancato rinnovo delle commesse da parte di Tim. Che però, a quanto pare, avrebbe fatto un piccolo passo indietro.
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«Tra ieri e oggi il presidente Roberto Occhiuto – fanno sapere dalla Regione Calabria – ha avuto diverse interlocuzioni con Tim. Nel tardo pomeriggio di oggi Tim ha comunicato al governatore che ci sarà una proroga dei contratti di 3 mesi».
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Un po’ di respiro, dunque, per le tante famiglie che si preparavano a trascorrere un amarissimo Natale e che invece adesso potranno almeno sperare che il tempo concesso possa servire a risolvere al meglio la vertenza. «La Regione – conclude la nota – continuerà a lavorare nelle prossime settimane al fine di trovare una soluzione strutturale per il futuro di questi lavoratori».
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Fiorita: «Primo traguardo ma serve soluzione a lungo termine»
«Accogliamo con soddisfazione gli esiti dell'interlocuzione che il presidente Occhiuto ha avuto con Tim, ricevendo rassicurazioni sulla proroga delle commesse con Abramo Customer Care per tre mesi. In attesa di conoscere ulteriori dettagli per mezzo dei rappresentanti sindacali e e comunicazioni ufficiali da parte della stessa Tim, questa indiscrezione rappresenterebbe un primo importante traguardo rispetto alle istanze che ho condiviso insieme ai colleghi sindaci di Crotone e Cosenza». Così il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita. «I risvolti della vertenza - aggiunge - restano molto complessi e necessitano di soluzioni a lungo termine, in grado di dare certezze ai dipendenti e stabilità alle strutture aziendali, ma quanto trapelato in queste ore ci conforta in vista dei prossimi passi da compiere congiuntamente tra le amministrazioni dei territori interessati e i sindacati».