Se fosse un film sarebbe “La storia infinita”: l’interminabile stagione turistica tropeana si potrebbe infatti assimilare a Falkor, il cane volante del famoso film di Wolfgang Petersen, ancora cavalcato da operatori turistici e visitatori a fine ottobre. Merito delle temperature vicine ai trenta gradi di questi giorni, che hanno allungato ulteriormente una già soddisfacente stagione, partita, sì, a singhiozzo per il maltempo di maggio, ma compensata dalla benevolenza di madre natura.

 

Le spiagge ai piedi di Santa Maria dell’Isola registrano numeri importanti per il periodo e confermano il carattere internazionale della perla del Tirreno: non è difficile imbattersi in accenti statunitensi o teutonici mentre si gode delle acque cristalline o dei vicoletti del centro storico.

 

«Resteremo aperti fino al 10 novembre ma chiudiamo con la gente praticamente ancora dentro il lido», ci dice Domenico, titolare di uno stabilimento balneare. «Sono convinto – prosegue - che, se ci mettessimo tutti d’accordo, si potrebbe allungare la stagione fino a fine novembre, perché Tropea è veramente un bel paese: di giorno al mare e di sera in centro».

 

Già, il centro, dove la maggior parte di bar e ristoranti sono ancora aperti per offrire servizi ai visitatori che apprezzano il soggiorno non solo per la balneazione, ma anche per l’enogastronomia, la storia e la cultura che trasudano dai palazzi antichi e rendono sempre più accogliente questa piccola gemma di Calabria.