A due settimane dalla festa della mietitura che si è svolta in località piana degli Scrisi di Maierato nella provincia di Vibo Valentia, ieri pomeriggio si è rinnovato il rito della trebbiatura, la fase finale dopo la mietitura, che separa il granello dalla paglia.

La festa è stata organizzata dall’Associazione Contadina Maierato presieduta da Vincenzo Griffo, che con i suoi 80 associati cerca di tramandare anche alle nuove generazioni i vari processi della coltivazione e raccolta del grano Rosìa, con la speranza «che un giorno possa avere il marchio di qualità».

La trebbiatura del grano è stata ammirata da numerose persone, accorse da varie località calabresi, che hanno potuto vedere il processo della lavorazione eseguita da un’antica macchina d’epoca costruita nel 1962 dall’azienda Sissi. Un procedimento che vede un trattore trasferire con una puleggia il movimento alla trebbiatura grazie all’apporto di un tipo di cinghie oggi scomparse e sostituite dalle nuove macchine.

Una volta trebbiato il grano Rosìa è stato messo in un grande sacco lavorato al telaio denominato “saladda” che può arrivare a contenere fino a 15 quintali di grano. Un’operazione di grande difficoltà che solo le mani esperte di Antonio Griffo sono riuscite a portare a termine.
La festa si è conclusa con balli e musica dal vivo accompagnati dai tradizionali giganti e la degustazione di prodotti tipici locali.