I due Comuni avevano sottoscritto un protocollo di intesa nel 2019, ora le giunte hanno approvato il progetto di fattibilità. I costi di realizzazione dell'opera si aggirano intorno agli 8,5 milioni di euro
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Il ponte tibetano più grande e lungo del mondo potrebbe sorgere nella Riviera dei Cedri, precisamente a cavallo di due piccoli paesini dell'Alto Tirreno cosentino, Grisolia e Maierà, che accarezzano il sogno ormai da quattro anni. Ora le rispettive giunte hanno approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, scoprendo che l'ammontare dei costi per la realizzazione si aggirerebbe sugli 8,5 milioni di euro.
"Il ponte che unisce" è un'idea remota che ha già preso forma nel 2019, con la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra i due Comuni, ma il progetto preliminare, dal costo di circa 20mila euro, è stato finanziato dall'attuale amministrazione, guidata dal sindaco Saverio Bellusci. Il ponte avrebbe una lunghezza di 1.162 metri e consentirebbe ai turisti di camminare sospesi nel vuoto tra terra, cielo e mare, godendo di un panorama senza eguali.
Opera strategica
Secondo un primo studi, i benefici della realizzazione dell'opera sarebbero molteplici. «L’intervento in oggetto - si legge nelle delibere di giunta - è inquadrato come opera strategica e lo stesso riveste interesse di area vasta per il comprensorio dell’Alto Tirreno Cosentino e per l’intera provincia di Cosenza». Inoltre, «lo stesso intervento si qualifica come intervento sostenibile e di valorizzazione dei beni paesaggistici e naturalistici, finalizzati alla promozione turistica del territorio del comprensorio alto tirrenico».
Tra l’altro «il progetto si qualifica altresì come: intervento di marketing territoriale e per l’internazionalizzazione, potenziamento infrastrutturale e delle reti di collegamento, infrastruttura per la valorizzazione dell’economia turistica, intervento di valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, intervento per la valorizzazione e fruizione della rete ecologica, intervento di valorizzazione di aree e percorsi naturalistici, sistema integrato di iniziative ed attività sportive, culturali e dello spettacolo». In ultimo, il progetto strategico intercomunale, si qualifica anche come attrattore volto all’aumento dei flussi turistici per i comuni di interesse e del comprensorio alto tirrenico».