La vertenza degli impiegati della Seatt è scaturita in una protesta sotto gli uffici della direzione generale dell’Azienda ospedaliera di Cosenza. Da vent’anni di fatto, lavorano per l’ente, alle dipendenze della Cooperativa, cui sono appaltati i servizi esternalizzati di gestione del Cup, degli sportelli per il pagamento del ticket e di alcune funzioni amministrative svolte in seno agli uffici. Dopo due proroghe però, il contratto di affidamento è in scadenza il 30 novembre. La ditta ha già spedito le lettere di licenziamento.

54 posti di lavoro a rischio

Sono 54 persone, alcune delle quali in età avanzata e monoreddito. Hanno incontrato, insieme al rappresentante della Cgil Umberto Calabrone, la manager Giuseppina Panizzoli che però ha le mani legate: tocca al commissario Saverio Cotticelli accordare una nuova proroga dopo quelle già concesse lo scorso febbraio e lo scorso luglio. L’entrata in vigore del Decreto Calabria e l’azzeramento dei vertici dell’Azienda Ospedaliera per lungo tempo, non ha consentito di espletare una nuova gara di appalto né di procedere con un concorso per l’assunzione del personale necessario a garantire i servizi svolti fino ad oggi dalla Seatt.

Clausola di salvaguardia sociale in bilico

Concreto il rischio che i dipendenti in bilico, con l’interruzione del contratto di lavoro, perdano anche il l’accesso alla clausola di salvaguardia sociale, ovvero il diritto ad essere assorbiti nella eventuale nuova azienda che dovesse subentrare nell’appalto. Abbiamo accolto l’appello a Cotticelli di Anna Notaro, una delle lavoratrici in procinto di essere licenziata: