Si chiama «Green bot» (robot ecologico) è il prototipo che ha trionfato alla sesta edizione delle Olimpiadi di robotica. A realizzarlo un team di giovani scienziati: gli studenti delle quarte e quinte classi dell'Istituto tecnico industriale di Vibo Valentia. Due i progetti presentati dalla scuola vibonese alla competizione patrocinata dal Miur: i droni impollinatori e il green bot. Il tema da sviluppare era l’ambiente. Bisognava individuare soluzioni per il miglioramento delle condizioni ambientali.


Obiettivo centrato in pieno dagli studenti dell'istituto vibonese che si sono portati a casa l'ambito riconoscimento. Entusiasta la dirigente scolastica Maria Gramendola: «Siamo orgogliosi di essere riusciti a portare a termine questo importante traguardo che ha dato lustro al territorio vibonese e calabrese in generale. Nonostante il Covid, i ragazzi sono riusciti ad elaborare un progetto che si è qualificato primo a livello nazionale».


Il Green Bot è un attrezzo per l'agricoltura in grado di controllare i consumi dell'acqua. L'invenzione è di Lorenzo Grillo, 18 anni neo diplomato, originario di Daffinacello di Zambrone. «Il progetto – spiega il giovane – è nato perché nel mio comune ogni estate c'è carenza idrica. Succede perché molti agricoltori utilizzano il prezioso liquido per irrigare i campi. Da qui l'idea di concepire uno strumento che indica quando il terreno è ben irrorato, così da evitare uno spreco di acqua». Non solo, l’apparecchiatura riesce anche ad accertare l'eventuale presenza nel sottosuolo di materiale radioattivo. Antonio La Bella, anche luo neo diplomato, 18 anni di Zambrone, neo diplomato ha in mano il primo progetto presentato al Miur. Si tratta di un drone impollinatore. Un'ape artificiale in grado di impollinare i fiori attraverso l’utilizzo dell’intelligenza artificiale.