Il corso sarà attivo già da quest'anno accademico. Il rettore Leone: «Questi professionisti rappresentano una risorsa indispensabile per la sanità, ma non ce ne sono abbastanza per ricoprire tutti i posti vacanti. Così l'università contribuirà a fornire preziose risorse umane agli ospedali»
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Arriva l’accreditamento per il corso di laurea in Infermieristica dell’Università della Calabria. Gli ispettori dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione dell’università e della ricerca), arrivati in sede nei mesi scorsi, hanno infatti espresso giudizio pienamente positivo sull’attivazione del corso e, nei giorni scorsi, è pervenuta la comunicazione dell’avvenuto accreditamento.
Il corso di laurea sarà, quindi, attivo già da questo anno accademico. Per essere ammessi occorrerà superare una prova di ammissione programmata a livello nazionale che quest’anno si svolgerà il 14 settembre. Per iscriversi alla prova, bisognerà consultare il bando pubblicato nella sezione “Ammissione infermieristica” sul portale Unical. I candidati saranno ammessi all’iscrizione in funzione dei posti disponibili, sulla base del posizionamento conseguito nella graduatoria finale.
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Il titolo conseguito al termine degli studi è abilitante alla professione di infermiere e consente al dottore in Infermieristica – previa iscrizione all’albo professionale – di svolgere l’attività in strutture sanitarie, pubbliche o private, nel territorio e nell’assistenza domiciliare, sia in regime di dipendenza che libero-professionale.
Il corso Unical è articolato in tre anni e unisce alle tradizionali metodologie didattiche, anche l’uso di laboratori professionalizzanti e modalità di insegnamento basate sulla simulazione medica avanzata, ovvero l’uso della realtà virtuale e delle tecnologie digitali. Durante il percorso formativo, inoltre, viene offerta agli studenti l’opportunità di intraprendere percorsi di mobilità in Europa (programma Erasmus+) e nel resto del mondo.
«La richiesta di infermieri nel servizio sanitario pubblico e privato – ha commentato il rettore Nicola Leone - è continua e costante. Essi rappresentano una risorsa indispensabile per la sanità, ma non ce ne sono abbastanza per ricoprire tutti i posti vacanti. Basti pensare che, nei giorni scorsi, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha ipotizzato che, per coprire il fabbisogno, ci si potrebbe “rivolgere a qualche Paese straniero, che magari abbia una buona formazione in campo infermieristico”. Secondo i dati dell’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), infatti, il numero totale di infermieri per abitante in Italia è inferiore rispetto a quasi tutti i paesi dell’Europa occidentale, presentando un deficit di 2,6 infermieri ogni 1.000 abitanti rispetto alla media europea: mancherebbero quindi ben 148.366 infermieri. La Calabria, poi, è la terzultima regione d’Italia per numero di infermieri per abitante. Ecco perché questo corso, che si inserisce nel progetto Unical per la sanità, è particolarmente importante perché offrirà - da un lato - agli ospedali calabresi, che hanno difficoltà ad arruolare infermieri, preziose risorse umane e - dall’altro - a tanti giovani studenti la possibilità di intraprendere un percorso professionale di qualità e di grande importanza civile».
«Un ringraziamento particolare – ha concluso il Rettore – va al dottor Nicola Ramacciati, responsabile coordinatore dei tirocini, che ha creduto sin dal primo momento nel nostro progetto e ha contribuito in modo decisivo a definire un percorso formativo innovativo e di alta qualità. Per questa nuova sfida ha deciso di lasciare l’Azienda ospedaliera di Perugia, per venire a formare le nuove leve infermieristiche della nostra università».