«Tra i grandi atenei del Sud siamo quello fa registrare la crescita maggiore con un 23% in più». Il rettore dell’Università della Calabria, Nicola Leone, gonfia il petto e snocciola numeri che confermano una curva in costante salita negli ultimi 5 anni. Esplicito, in questo senso, il titolo della puntata di Dentro la Notizia che ha acceso i riflettori sull’Ateneo di Rende: L’Università della Calabria sul tetto del mondo.

Il “magnifico” ha partecipato oggi alla trasmissione di approfondimento giornalistico condotta da Pier Paolo Cambareri, mettendo l’accento sull’ampio ventaglio di opportunità che garantisce l’Unical: «Siamo partiti da una profonda revisione dell’offerta formativa e a seguito di un’analisi abbiamo avuto il coraggio di chiudere alcuni corsi dando spazio ad altri più innovativi. Ora possiamo affermare che la nostra offerta formativa è all’avanguardia, pienamente rispondente alle moderne esigenze del mondo del lavoro».

Usando una metafora calcistica, due top player del panorama scientifico internazionale sono arrivati in Calabria grazie al prestigio che circonda l’Unical. Si tratta di Georg Gottlob, uno dei massimi esperti al mondo di intelligenza artificiale, e della calabrese Franca Melfi, pioniera della chirurgia robotica. «Siamo veramente orgogliosi di essere riusciti a convincere due luminari di questa portata a venire in Calabria – ha affermato Leone -. Il professore Gottlob ha dichiarato di essere venuto qui perché sapeva di trovare terreno fertile per attuare le sue ricerche. Nel caso della professoressa Melfi invece l’effetto è duplice non solo per il lavoro accademico che svolgerà, ma in più lei presterà la sua opera assistenziale all’ospedale di Cosenza offrendo un valore aggiunto alla sanità calabrese che ne ha tanto bisogno».

Poi il rettore fa un passaggio sull’attivazione della Facoltà di Medicina: «È stata un’operazione strategica molto importante, stiamo lavorando per attrarre professori medici di alta qualità, sono tanti i calabresi di livello che lavorano in altre università. Fondamentalmente stiamo lavorando per favorire il “rientro dei cervelli”. Vogliamo anche attivare le scuole di specializzazione, magari gli studenti che si formeranno in Calabria saranno più propensi a restare qui e contribuiranno a sanare quel deficit di personale che abbiamo».

Una battuta anche sulle opportunità che l’Unical offre: «Abbiamo diverse corsi di lauree magistrali che vedono gli studenti impegnati nello studio e nel lavoro perché sono già assunti part-time da quelle aziende che riconoscono l’importanza di completare gli studi. In alcune discipline i nostri ragazzi guadagnano di più della media nazionale di settore».

In una classifica recentemente stilata dal Censis, l’Unical è prima in assoluto per quanto riguarda la qualità dell’ateneo. Nella graduatoria spiccano i dati relativi ai servizi agli studenti, alle borse di studio e quelli e all’internazionalizzazione, in merito a ciò il rettore Leone conclude: «Questi risultati sono frutto di un grande lavoro di squadra, una comunità accademica coesa che rema tutta nella stessa direzione».