Da Reggio a Vibo saranno tante le cerimonie, gli incontri e i momenti comuni di riflessione e dibattito per mantenere viva le memoria su quanto accaduto al popolo ebraico durante la Shoah
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Il 27 gennaio ricorre la Giornata della memoria, per commemorare le vittime dell’Olocausto. La giornata è stata istituita con la legge 20 luglio 2000 n.211 nella quale vengono ricordate le 15milioni di vittime rinchiuse e uccise nei campi di sterminio nazisti prima e durante la Prima guerra mondiale.
Molteplici saranno le iniziative in tutt’Italia, ma anche in Calabria per ricordare quando nel lontano 1945 le truppe dell’Armata rossa impegnate nell’offensiva Vistola-Oder, in direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz. Cerimonie, incontri e momenti comuni di riflessione e dibattito serviranno a mantenere viva le memoria su quanto accaduto al popolo ebraico, ai deportati e militari politici italiani nei campi nazisti. In Calabria dove verrà ricordata la Shoah?
Nel Reggino
Nella Città metropolitana di Reggio Calabria, il 25 gennaio, si svolgerà una cerimonia in Prefettura in ricordo dello sterminio e della persecuzione dei cittadini ebrei e della deportazione di militari e politici italiani nei campi di sterminio.
A Roccella Jonica, l’assessorato alla Cultura del Comune, diretto da Bruna Falcone ha organizzato per il 27 gennaio la “Giornata della memoria per tutte le vittime delle persecuzioni razziali, etniche e politiche”, una ricorrenza che dedicherà quest’anno un’intera settimana, attraverso un calendario di appuntamenti culturali, alla commemorazione delle migliaia di vittime della Shoah e alla riflessione comune sull’importanza di non dimenticare gli esiti tragici a che generarono nelle generazioni successive indifferenza, antisemitismo e discriminazione razziale, le cui radici sono ancora oggi drammaticamente presenti nella società. Sempre a Roccella, dal 23 al 29 gennaio all’ex Convento dei Minimi un programma di eventi culturali diversificati avrà come protagonisti associazioni, scuole e cittadini, i quali celebreranno la "Settimana della memoria". «Questa settimana sarà rivolta soprattutto agli studenti delle scuole, ai quali affidare il testimone della memoria affinché tragedie simili non si ripetano più, ma allargata anche a tutta la comunità, considerati i tempi difficili che si vivono in Europa ed i sentimenti di odio e violenza razziale che dilagano in maniera sempre più preoccupante», spiega l’assessore comunale alla Cultura, Bruna Falcone.
Nel Cosentino
Il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, in sinergia con il consigliere delegato alla cultura, Roberto Cannizzaro ha messo su un ricco programma che si svolgerà a Cosenza e a Rossano e in altri paesi della provincia grazie alla collaborazione con associazioni locali e scuole. Ieri, 23 gennaio, c'è stata la presentazione, curata dalla casa editrice Brenner, del volume “Foto e racconti, dal web al cartaceo, alchimie letterarie", alla biblioteca Gustav Brenner del Campo di Internamento di Ferramonti a Tarsia, uno dei principali luoghi di imprigionamento per ebrei aperto dal regime fascista nel 1940. Domani 25 gennaio, Stanislao De Marsanich, presidente de "I parchi letterari", Mario Ganz, psicologo e psicoterapeuta studioso di Bernhard e Teresina Ciliberti e consulente del museo della memoria presenteranno "Ernst Bernhard, un maestro scomodo", nella sala conferenze del Campo.
Il 27 gennaio, sempre nell'ex campo di concentramento Ferramonti, tre cittadini cosentini saranno ricordati in quanto superstiti dell'Olocausto. La Prefettura di Cosenza, si legge in un comunicato, «ha promosso e sostenuto nell'intero territorio provinciale iniziative rievocative finalizzate a dare particolare e significativo rilievo all'evento, soprattutto per le giovani generazioni affinché la storia sia di monito all'agire presente contro ogni forma di intolleranza e di discriminazione». Durante la giornata verrà deposta la corona al monumento dedicato agli ex internati e a seguire, alla presenza delle autorità locali, si terrà la cerimonia di consegna da parte del prefetto di Cosenza, Paola Galeone, delle medaglie d'onore a tre cittadini italiani deportati nei lager nazisti e residenti nella provincia cosentina o ai familiari dei deceduti, i quali forniranno testimonianza di alcuni momenti vissuti nei campi di concentramento. I cittadini che saranno premiati, con decreto del Presidente della Repubblica, con il conferimento della medaglia d'onore sono tre deportati, Francesco De Francesco, Giuseppe Iorio, Mario Scigliano. Sempre lo stesso giorno Teresina Ciliberti presenterà il libro “L’ecumenismo vissuto Il frate cappuccino Callisto Lopinot cappellano del campo di concentramento a Ferramonti di Tarsia” del sacerdote Salvatore Belsito.
Nel Vibonese
La Lidu (lega italiana dei diritti dell’uomo) della provincia di Vibo Valentia, in occasione della giornata della memoria nella sede operativa dell'associazione "L'isola che non c'è", con il contributo delle associazioni "SpopS"e "L'isola che non c'è", ha organizzato un momento di riflessione sui genocidi, più o meno conosciuti, della storia. Si presenterà un cortometraggio, realizzato dal giovanissimo regista Leone Erca "In punta di piedi", i cui protagonisti sono bambini ed adolescenti (con il supporto di qualche adulto), che consentirà di essere catapultati all' interno di un campo di concentramento. Si proseguirà con gli interventi della professoressa Rita Nardò, attenta ricercatrice del periodo storico in analisi, della presidente provinciale della Lidu, Concetta Silvia Patrizia Marzano, che tratterà dei genocidi antecedenti e successivi al periodo storico trattato, e della insegnante dei giovani attori, Alessandra Itria, autrice dei brani musicali del corto. Sarà presente all'evento ed interverrà il presidente della provincia di Vibo Valentia, Salvatore Solano. Un incontro originale che avrà prosecuzione nella giornata successiva, il 28 gennaio, all’istituto di istruzione superiore De Filippis-Prestia. Tra i relatori presenzieranno i giovanissimi Caterina Matina, artefice di alcuni brevi racconti sul periodo in esame, e i giovani attori che avranno il compito di trasmettere emozioni e sensazioni vissute durante la realizzazione del cortometraggio. Al termine della manifestazione ci sarà un apericena.
Nel Catanzarese
A Catanzaro, nel complesso monumentale del San Giovanni il 27 gennaio verrà proposto al pubblico un percorso altamente evocativo in cui molteplici linguaggi comunicativi si intersecano costantemente per narrare la Shoah una della pagine più complesse del Novecento. Si tratta di un progetto culturale inedito, dal titolo "Solo per colpa di essere nati", promosso dalla 4culture srls in collaborazione con E-bag Srl con il sostegno della Regione Calabria.