Trenta pc per i ragazzi del Liceo “Galilei” di Trebisacce, in provincia di Cosenza. In occasione dell’emergenza Covid-19 e dei conseguenti decreto del presidente del consiglio dei ministri e ordinanze che hanno di fatto sospeso la possibilità per gli studenti di frequentare le lezioni in aula, in questi giorni sono state attivate tutte le procedure relative alla didattica digitale, pratica che ha coinvolto con grande impegno tutti i protagonisti del mondo della scuola, dagli studenti agli insegnanti. Da qui la necessità, per tutti gli studenti, di disporre di dispositivi informatici idonei a seguire le lezioni on line e a creare una pronta interazione con i docenti impegnati.

 

Per far fronte alle esigenze degli studenti sprovvisti di tali strumenti, nell’ambito della propria politica didattica per la quale «Nessuno deve restare indietro e nessun deve essere privato del diritto allo studio», l’Istituto scolastico ha predisposto la consegna, in comodato gratuito, a tutte le famiglie che ne hanno fatto richiesta, di tablet e di computer portali, i quali già erano nelle disponibilità del Liceo Galilei. Nel contempo sono state attivate le procedure per l’acquisto di nuovi dispositivi, come previsto dalle direttive Miur.

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La consegna avviene attraverso i volontari della Misericordia di Trebisacce, coordinati dal responsabile volontariato di Trebisacce Valentino Pace e i volontari della Protezione civile locale. 

«La didattica a distanza è l'insieme delle azioni e delle strategie con le quali la scuola continua anche al di fuori delle aule. Si costruisce come opportunità di apprendimento e di produzione culturale. Ci abbiamo sempre creduto – ha dichiarato la dirigente Franca Tortorella – perciò avevamo già nel nostro patrimonio scolastico immateriale le competenze per attivarla da subito, e in quello materiale, gli strumenti da fornire agli studenti, per fortuna in numero sufficiente per tutti. Così i nostri studenti potranno esercitare il proprio diritto allo studio in pieno, sperando di tornare presto ad un tipo di insegnamento più classico, che ci permetta di guardarci negli occhi dal vivo e non tramite una telecamera».