Davvero straordinario l'8 marzo vissuto dalla comunità di Terranova Sappo Minulio, piccolissimo centro del Reggino. Nel paese della Piana prima la posa di una panchina rossa nella piazza, poi un dibattito - in una sala consiliare gremitissima - intorno al libro che il giornalista Paolo De Chiara ha scritto sulla storia di Lea Garofalo. Oltre al sindaco Ettore Tigani, hanno preso parte alla riflessione corale anche lo stesso autore nonchè l'ex parlamentare Angela Napoli e il referente di Libera, don Pino Demasi. Un contributo e' arrivato anche dal capitano Gaetano Borgese, vertice della Compagnia dei carabinieri di Taurianova. Il sindaco ha sottolineato la volontà di omaggiare le donne, parlano però anche «di una patologia come la violenza e la discriminazione che deve vedere un fronte compatto per contrastarla». Angela Napoli ha preso spunto «dal coraggio di Lea Garofalo per spronare tutti a fare tesoro con gesti concreti di quell'esempio».

L'ex deputata della commissione antimafia ha definito «gravissima la scarcerazione di chi si è fatto scudo con problemi di salute che si possono curare in carcere anche da ergastolano». Nessun nome ma il riferimento è sembrato alla notizia di cronaca di questi giorni, con l'uscita dal carcere e dal 41 bis del boss Ernesto Fazzalari. Don Demasi ha ricordato l'incontro avuto con Lea Garofalo, rappresentante «di quel coraggio calabrese tutto femminile che può emergere anche grazie all'amore e alla voglia di proteggere i figli dalle consorterie ndranghetiste». De Chiara ha ricordato anche la solitudine patita dalla testimone di giustizia uccisa dalla ndrangheta, mentre ha definito «di rinascita la stagione che la Calabria sta vivendo grazie a magistrati straordinari».