La Calabria è una regione positiva che genera storie da raccontare. Storie che rimandano all’immagine di un territorio attivo e impegnato per il bene comune. È con questo spirito che nasce l’iniziativa del Gruppo Subacqueo Paolano Onlus Piero Greco “Sott’acqua insieme per vedere il mare”, presentata a Paola nei giorni scorsi alla conferenza stampa alla quale ha preso parte l’assessore regionale a Lavoro, Welfare e Formazione, Angela Robbe, il sindaco della città, Roberto Perrotta, il consigliere regionale Giuseppe Aieta e i vertici di Unpli Calabria.

 

Un progetto tutto "made in Calabria"

Il Gruppo subacqueo paolano è una realtà tutta calabrese che nasce nel 2008 dall’incontro dell’istruttore e formatore Piero Greco e dal compianto Giuseppe Bilotti, Presidente provinciale dell’Unione italiana ciechi. È composta da una comunità vivace che si prende cura di ogni singolo componente, soprattutto di quelli “speciali”. La onlus, la cui attività ha reso possibile realizzare un punto di formazione nazionale per gli istruttori, è giunta alla realizzazione di un corso per subacquei destinato a persone diversamente abili, tra cui anche ciechi, ipovedenti ma anche con difficoltà motorie e a ragazzi affetti da sindrome di down.  “Sott’Acqua insieme” è il nome dell'iniziativa che nasce dall’incontro tra il consigliere regionale Giuseppe Aieta e Fabrizia Arcuri e la giornalista che ha permesso di iniziare un percorso di collaborazione con l’associazione. Tra gli “allievi” del corso di qualche anno fa, oggi istruttore anche un funzionario dalla Regione Emilia-Romagna, di origini calabresi, che ha sollecitato la Regione a dare spazio stabile a queste attività, nell’ambito della quale la Calabria può essere pioniera.

 

Le difficoltà economiche

Le difficoltà economiche sembravano costringere l’Associazione a vendere parte delle proprie attrezzature e dei beni per organizzare il corso. Ma Piero Greco e i suoi ragazzi fiduciosi chiesero alle istituzioni e al mondo della politica di farsi carico delle istanze per portare avanti la missione della onlus. A rispondere al loro sos il consigliere regionale Giuseppe Aieta che, coinvolgendo l’intero Consiglio regionale, è riuscito a reperire la somma necessaria per scongiurare la chiusura del progetto. I finanziamenti hanno permesso inoltre la realizzazione di segnali tattili internazionali della subacquea per diversamente abili che oggi fanno parte del manuale della Federazione Nazionale, distribuiti nei kit didattici, insieme a un codice gestuale tattile da usare durante le immersioni per permettere la comunicazione tra sommozzatori non vedenti e guide o in caso di scarsa visibilità.

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Una forte sinergia tra le istituzioni

È stata la sinergia delle istituzioni locali (Capitaneria di Porto di Cetraro, sindaci ed assessori dei comuni vicini), regionali (consigliere Aieta, assessore Robbe, Unpli regionale) e nazionali (Coni) ed il forte entusiasmo che tutti gli operatori e i volontari ci mettono quotidianamente, a rendere possibile la realizzazione di questo centro nazionale per formare istruttori ed allievi nel campo della subacquea. «Le Associazioni svolgono un passo importante di valorizzazione e tutela delle realtà locali. E’ necessaria una intensa collaborazione tra istituzioni, politica e tecnici – ha affermato l’assessore regionale Robbe – perché iniziative come quella dell’Associazione paolana diventino esperienze stabili che connotano il territorio regionale».

La missione dell'iniziativa, che si concluederà il 23 luglio, è quella di abbattere le barriere fisiche e psicologiche, stimolando l’autostima di questi ragazzi così da facilitare l’integrazione sociale, cercando di renderli quanto possibile autosufficienti.