Vertice alla Cittadella regionale per discutere sui tempi della ripartenza. I primi cittadini chiedono di posticipare l'avvio dell'anno scolastico ad ottobre. Previsti fondi per 480 milioni di euro da destinare all’adeguamento sismico degli istituti
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Una riunione per discutere dell’avvio dell’anno scolastico in Calabria nonché delle strategie per la sicurezza di allievi e docenti, è in corso in queste ore nelle sale della Cittadella regionale a Catanzaro. A presiedere l’incontro, l’assessore Sandra Savaglio che ha auspicato il ritorno tra i banchi anche per gli studenti calabresi il prossimo 14 settembre: «Solo così – ha detto la componente della Giunta regionale – sarà possibile valutare le singole esigenze degli istituti scolastici».
«Inoltre gli studenti – ha ribadito ancora la Savaglio - hanno voglia di tornare in classe: hanno già dato tantissimo nei mesi scorsi, c'è la possibilità di una nuova chiusura, insomma prima si inizia e meglio è». «Iniziare troppo tardi – ha sostenuto poi l'assessore regionale all'Istruzione - potrebbe essere un errore. C'è tanto da fare, il mese di agosto lo passiamo a lavorare».
A preoccupare, infatti, c’è anche un eventuale rischio recrudescenza del coronavirus, a partire dai mesi autunnali. Da qui la necessità di mettere in campo azioni e comportamenti per scongiurare focolai nella popolazione scolastica. Posizioni non condivise dai sindaci che hanno invece evidenziato il bisogno di attendere almeno fino ad ottobre.
Nell’ambito dell’appuntamento, inoltre, si è parlato di ulteriori fondi per le scuole. Si tratta di 480 milioni di euro destinati agli adeguamenti sismici degli edifici, avanzati dalla vecchia legislatura targata Mario Oliverio.