Proiezioni di film, dibattiti e convivialità interculturale: va in archivio una seconda edizione molto ricca del Rosarno Film Festival. La kermesse, organizzata dalla Federazione delle Chiese evangeliche italiane – che nella Piana reggina gestisce un progetto umanitario – per quattro giorni ha visto convergere nell’auditorium comunale rosarnese lavoratori migranti e delegati delle varie rete nazionali che si battono per un utilizzo etico della manodopera bracciantile.

Il Festival, oltre a proporre 50 proiezioni di film dedicati al tema della terra e della frontiera, ha consentito anche una migliore conoscenza della realtà abitativa attivata dalla Fcei di recente nella vicina San Ferdinando, il primo ostello solidale che offre appartamenti a prezzi calmierati ai lavoratori.

«Siamo contenti di aver visto cresciuto il numero di giornate e di opere filmiche proposte durante il Festival – ha dichiarato Francesco Piobbichi, mediatore Fcei – segno evidente che realtà culturali e democratiche come questa possono crescere e trovare l’attenzione che meritano, in un territorio dove solo l’alleanza tra chi lavora la terra, al di là da quale paese provenga, può far capire che chi lavora la terra è un agente contro la crisi del sistema sociale ed economico della Piana».