I tedeschi bombardarono il paese che registrò 17 morti in gran parte bambini e anziani. Nella giornata di ieri la città della Piana li ha voluti omaggiare con una cerimonia
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La mattina di quel lunedì, 6 settembre, il cielo è di un azzurro solare e gli alleati sono ormai alle porte, lontani rombi di un aereo fanno temere che pure su Rizziconi possano piovere bombe dall’alto. Quella mattina, in attesa degli americani, tanti rizziconesi erano rientrati di buon’ora dalle campagne nelle loro abitazioni. Per proteggere il paese da possibili bombardamenti alleati, il sagrestano colloca un grande lenzuolo sul campanile della Chiesa, che invece di porre in sicurezza il paese, provoca l’effetto opposto.
La strage nazista del ‘43
I tedeschi in risalita Rosarno-Nicotera verso Monte Poro, pensando che i loro nemici dilagavano ormai nella Piana, incominciano a bombardare il paese. Restano sul terreno 17 vittime, in gran parte bambini ed anziani. Sono passati 78 anni da una delle stragi più gravi perpetrate dai nazisti nel sud Italia e che per anni è stata dimenticata ma, oggi, grazie all’impegno delle amministrazioni comunali e delle associazioni, viene fatta conoscere e le vittime innocenti vengono ricordate come esempio di sacrificio alle nuove generazioni. I dettagli dell’iniziativa sono contenuti in una nota stampa.
La cerimonia a Rizziconi
Nel corso della sua omelia il parroco Don Nino Larocca ha tuonato contro i nazionalismi e contro le dittature ricordando che «l’uomo viene prima di ogni ideologia ed è dovere di ognuno di noi costruire una società migliore». «Siamo qui, ancora una volta, ha ricordato il presidente del Lions Club Gioia Tauro-Piana Ferdinando Iacopino, per non dimenticare e per rendere omaggio alle vittime innocenti di una strage assurda».
«Dobbiamo ringraziare-ha detto Sandro Vitale del comitato promotore dell’Associazione 25 Aprile Ampa - Donatella Arcuri e Domenico Catananti, i quali, grazie ai loro studi, hanno riportato alla luce questo drammatico avvenimento del ’43 e che oggi, è stato inserito nell’Atlante delle stragi naziste e fasciste della seconda guerra mondiale. Per il suo centesimo anno, nel 2023-ha proseguito Vitale-facciamo conoscere, con apposite iniziative, questa strage a tutt’Italia». Sono intervenuti tra gli altri Michele Petraroia, commissario provinciale dell’Anpi e Maria Stella Caracciolo vice prefetto.
L’omaggio alle vittime
Il sindaco di Rizziconi, Alessandro Giovinazzo ha ringraziato, oltre alla sua Giunta comunale, tutti i presenti, le forze dell’Ordine, le Associazioni che hanno voluto, con la loro presenza e i loro contributi, testimoniare la vicinanza alla Comunità Rizziconese colpita dal dramma del 6 settembre 1943. Dopo il corteo che da Piazza Municipio ha raggiunto piazza “Caduti 6 settembre 1943” e dopo la Santa Messa, è stato benedetto il tricolore e si è svolta la cerimonia dell’Alza Bandiera. È seguita la deposizione della corona d’alloro da parte dell’Amministrazione comunale e l’omaggio floreale da parte delle associazioni presenti sulla lapide che ricorda le vittime della strage, le quali hanno ricevuto gli onori civili e militari.
Molte sono stati le autorità e le istituzioni che hanno partecipato all’evento e tra questi: l’onorevole Marcello Anastasi, il sindaco Aldo Alessio e la Giunta Comunale di Gioia Tauro, l’Amministrazione comunale di San Ferdinando, una delegazione dell’associazione 25 Aprile Ampa, una delegazione dell’Anpi, l’Associazione nazionale Carabinieri, una delegazione dell’Anei ex internati, l’Associazione Solid’è Onlus e vari rappresentanti del mondo della scuola, le delegazioni dei Lions Clubs International dei vari distretti. Infine in Piazza Municipio, il direttore Maurizio Managò ha diretto l’Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello nel concerto in onore dei caduti della strage.