Inaugurato il Cenacolo d’arte e di cultura che punta a un programma di promozione di eventi culturali
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L’attualità del pensiero di Gioacchino da Fiore. Con questo tema è stato inaugurato il Cenacolo d’arte e di cultura che punta a un programma di promozione di eventi culturali, alla presentazione di libri, di espressioni musicali. La particolarità è che il Cenacolo ha sede nella Dimora storica Grisolia, nel cuore del centro storico di Cosenza, a due passi dalla cattedrale e dal Teatro Rendano. La famiglia Lorenzon ha messo a disposizione le splendide sale interne della Dimora storica, ridando così vita e luce ad una dimora che è carica di storia, di cultura e di tradizione.
Il primo appuntamento ha visto partecipare un nutrito gruppo di appassionati che cercano nella cultura una risposta alla crisi di una società in declino. Tema della serata
L’attualità di Gioacchino da Fiore. A dirigere e coordinare gli appuntamenti è Franco Laratta, giornalista e già parlamentare.
Di Gioacchino da Fiore ha ampiamente parlato, con grande passione e competenza, il prof. Giuseppe Riccardo Succurro, presidente del Centro internazionale di Studi Gioachimiti, che da quarant’anni si occupa della divulgazione del pensiero e delle opere dell’Abate calabrese collocato da Dante nel Paradiso, fra gli spiriti sapienti.
Succurro ha ricordato come nella Premessa a “San Bonaventura – La teologia della storia”, Joseph Ratzinger così scrive: “Henry de Lubac ha dedicato ampi spazi alla posterità di Gioacchino da Fiore. L’impulso per il suo lavoro è però scaturito dall’attualità che oggi Gioacchino ha raggiunto”.
II pensiero di Gioacchino non è rimasto chiuso nel Medioevo ma si è proiettato nei secoli futuri penetrando nel cuore stesso dei processi formativi della civiltà europea.
Esso è stato così variamente ripreso, assimilato e metabolizzato da divenire uno dei più frequentati crocevia della tradizione culturale e spirituale dell’Occidente.
Succurro ha ricordato come “Gioacchino da Fiore vada conosciuto, studiato e divulgato come uno dei grandi maestri della civiltà europea. Già subito dopo la sua morte, il suo messaggio si proiettò sulla inquieta vicenda del francescanesimo spirituale e giunse per questa via a Dante Alighieri”.
Ma non è tutto. Dalla dotta relazione del prof. Succurro è emerso che Cristoforo Colombo si appellò più volte, nei suoi scritti, all’autorità profetica dell’Abate calabrese, collegando la sua missione esplorativa all’evangelizzazione delle ultime genti della terra.
In Europa e nelle Americhe è stata registrata una notevole fioritura di studi e di pubblicazioni; gli studi e la bibliografia gioachimita del Novecento e di questo primi decenni del nuovo millennio risultano molto ricchi ed innovativi, ed hanno avuto una forte ripresa soprattutto per l’impulso fornito dal Centro Studi, punto di riferimento internazionale delle ricerche su Gioacchino da Fiore.
Nel suo saluto di ringraziamento per la riuscita della serata, Rosa Lorenzon ha ringraziato Franco Laratta per l’impegno profuso in una serie di iniziative culturali che vedranno il prossimo 6 novembre la presentazione del libro del giovane filosofo cosentino Francesco Vilotta che presenterà il suo libro ‘L’Eretico’ dedicato a Pasolini. Altri appuntamenti tra novembre e dicembre.