Riapre il Parco e Museo archeologico nazionale della Sibaritide. Da oggi 23 febbraio, l’importante realtà culturale del Mibact spalanca le proprie porte al pubblico e ritorna ad essere fruibile. I visitatori, quindi, potranno di nuovo ammirare dal vivo i tesori e le bellezze di uno dei siti archeologici più prestigiosi del Meridione d’Italia, tra cui il celebre “toro cozzante”, figura scelta nella monetazione antica ed emblema della città di Sibari.

Diretta dal novembre scorso dall’archeologo Filippo Demma – designato a rivestire questo incarico da una commissione internazionale di esperti istituita dal Mibact - di recente la struttura è stata dotata di propria autonomia speciale. Il Parco archeologico nazionale riaprirà settimanalmente al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 fino a un’ora prima del tramonto del sole. Per quanto riguarda il Museo archeologico nazionale, invece, i visitatori potranno accedere al suo interno - sempre dal lunedì al venerdì - dalle 9.00 alle 19.00.

La riapertura sarà garantita nel pieno rispetto delle disposizioni normative emanate dal Governo nazionale in materia di contrasto al Covid-19.

Il Parco archeologico sorge all’interno dell’area che ospitava l’antica colonia di Sibari, fondata dagli Achei nell’VIII secolo a.C.. Il Museo, ad esso strettamente collegato, accoglie ed espone i preziosi documenti archeologici provenienti dal territorio che gravitava attorno all’antica città.

Da gennaio il direttore Demma ha assunto anche la guida ad interim della Direzione regionale Musei Calabria. In questo contesto, da oggi è ritornato fruibile anche il Museo archeologico nazionale di Amendolara. Nell’ultima settimana di febbraio questa struttura riaprirà al pubblico dal martedì al venerdì, dalle 9.00 alle 16.30. Dal mese di marzo, invece, i visitatori potranno ammirare le opere esposte al suo interno nei giorni di martedì, mercoledì e venerdì, in questo caso dalle 9.00 alle 19.30.