Il Comune di Reggio ha concluso le operazioni di copertura degli scavi di Piazza Garibaldi, secondo le indicazioni e sotto la supervisione della Soprintendenza ai beni archeologici.

Le operazioni per tutelare il patrimonio archeologico emerso

Per tutelare il patrimonio archeologico emerso nel 2016 durante le attività di scavo per la realizzazione dei parcheggi sotterranei, previsti da un più ampio progetto di ristrutturazione urbana di Piazza Garibaldi, il sito è stato rivestito con diversi strati di tessuto geotessile e ghiaia, per comprimere l’area e assicurare in tal modo la compattezza del terreno. Le operazioni sono state condotte in conformità ai dettami delle autorità e degli addetti ai lavori, secondo una consuetudine ministeriale che salvaguarda i reperti archeologici dai maggiori fattori di rischio chimico, biologico e fisico che influiscono sull’attività di conservazione dei beni.  L’intervento di copertura si è reso necessario altresì per garantire la tutela dell’incolumità pubblica e il ripristino del decoro urbano, vittima di incuria e vandalismo, in un punto nevralgico per la sua posizione di snodo tra le zone Nord e Sud della città, e per la funzione di biglietto da visita che svolge per i visitatori che raggiungono Reggio attraverso le ferrovie.

 

La tomba romana

La tomba romana risalente al I secolo d.C., emersa nell'angolo Nord-Est di Piazza Garibaldi, il basamento e le diverse anfore, piatti e monete, ricollegabili presumibilmente alla stessa epoca storica del primo reperto, in seguito a uno studio di fattibilità, saranno parte di un piano complessivo di valorizzazione dell’area, nel quale il Comune di Reggio Calabria sarà supportato da Rfi, nell’ottica di una rigenerazione globale della zona antistante la stazione centrale, a scopo culturale e turistico.