VIDEO | È l'ottavo libro della scrittrice di origini pugliesi, il primo ad essere ambientato in Calabria: «Una storia pensata per stupire»
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Una madre, Stella, e la figlia Noemi, il loro rapporto conflittuale, e Daniel che irrompe nella trama condotto dalla musica. “E lucevan le stelle”, edito da Castelvecchi, è il nuovo romanzo della scrittrice molto prolifera, originaria di Bari e che però da anni vive a Reggio Calabria, che si presenta al pubblico con lo pseudonimo di Eva Clesis.
«"E lucevan le stelle" è un titolo che già svela qualcosa del romanzo. Non solo il nome di una delle protagoniste femminili, la madre di Noemi che patisce molto la vita in un piccolo paese ma, con l'implicito riferimento all’opera lirica, esso richiama anche un altro protagonista, il pianista Daniel che sconvolge la vita di Stella e della figlia», racconta la scrittrice.
Il volume è stato presentato nello spazio Open di Reggio Calabria da Mafalda Pollidori, docente di Italiano e Latino al liceo scientifico Leonardo da Vinci della Città dello Stretto.
«Un romanzo che stupisce»
«È un romanzo pensato per stupire. Già all'inizio si impone l'atmosfera di odio tra madre e figlia che non si sopportano e che sono costrette a vivere in questo paese di provincia sulla costa calabrese. Da una parte la generazione che vuole svecchiarsi e dall’altra quella che ancora sente il peso del giudizio del paese. Si parla anche di desiderio, non solo idealizzato ma anche carnale, e anche di violenza. È un romanzo che diventa anche a tinte forti», prosegue la scrittrice.
Eva Clesis da un Sud all'altro seguendo il mare
Da un Sud all’altro seguendo il forte richiamo interiore del mare, Eva Clesis approda in questo suo ottavo romanzo alla sua prima ambientazione in Calabria, terra che l’ha conquistata e dove lei stessa ha scelto di vivere. Qui si annodano gli intrecci dei tre protagonisti.
«Soprattutto i calabresi mi chiedono perché da pugliese io adori così tanto la Calabria. Posso dire che mi hanno conquistato il suo mare, la sua bellezza, il suo clima e la sua gente. Quasi in punta di piedi e con rispetto arrivo ad ambientare adesso, questo mio ottavo romanzo, in Calabria senza però fissare o nominare un luogo specifico. È solo un primo passo verso altri viaggi narrativi», racconta ancora Eva Clesis.
«La musica che ci porta via»
Amore e odio palpitano nelle pagine di "E lucevan le stelle" e si sublimano nella musica mentre la scrittrice coltiva con chi legge una complicità quasi segreta.
«La musica intesse la trama al pari degli eventi. Mi piace anche lasciare al lettore la possibilità di investigare e di interrogarsi sul perché siano stati scelti determinati brani. La componente musicale in realtà esalta anche la dimensione teatrale e tratti anche epica del romanzo, evidente soprattutto nel coraggio di alcune scelte della figlia della protagonista. Quindi la musica da un lato sottolinea certi sentimenti e dall’altro ci porta via», conclude la scrittrice Eva Clesis.