Si tratta di un progetto rivolto in particolare alle scuole, circa 200, che ricadono nelle aree interne. Le domande dovranno essere presentate entro il primo ottobre
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La Regione Calabria vara la terza fase di “Fare scuola fuori dalle aule” destinato a contrastare la dispersione scolastica nelle aree interne. Il progetto, presentato oggi nella sede della Giunta dall’assessore regionale all’Istruzione, Maria Francesca Corigliano, prevede un investimento di circa 3,5 milioni del Por Calabria 2014-2020 per la realizzazione di itinerari didattici integrativi e flessibili da svolgersi in modalità prettamente laboratoriale (campo scuola).
«Il progetto – ha spiegato l’assessore Corigliano in una nota stampa– è rivolto alle scuole che ricadono nelle aree interne: raggiungiamo oltre 200 istituti scolastici. L’obiettivo è offrire un’opportunità ai ragazzi, che vengono individuati con criteri definiti, per fare un’esperienza al di fuori delle loro famiglie: si tratta infatti di soggiorni di apprendimento e di studio, che consentiranno loro una duplice esperienza, la prima in direzione del comportamento, con la condivisione di spazi e tempi anche lontano da casa e quindi favorendo la socialità, e la seconda – ha evidenziato - in direzione dell’apprendimento attivo grazie ad attività svolte al di fuori del chiuso delle aule, all’osservazione dei luoghi e alla possibilità di esprimere al massimo le proprie potenzialità».
“Fare scuola fuori dalle aule”, giunto alla terza annualità, è finalizzato a contrastare la dispersione scolastica nelle aree della Calabria con maggiore vulnerabilità e ha già coinvolto, nelle due precedenti edizioni, oltre 8mila studenti. L’annualità 2019, in particolare, si rivolge alle scuole statali primarie e secondarie ubicate nei Comuni beneficiari della “Strategia per le aree interne” (Srai) come disposto nel 2018 da una delibera della Giunta regionale. Le domande di contributo, e la relativa documentazione, possono essere inviate fino all’1 ottobre 2019.