In un incontro organizzato dalla Pro loco Ligea sono intervenuti esperti di settore che hanno provato a spiegare il rito dei Vattienti e tutto ciò che ruota intorno a queste manifestazioni
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Devozione, sacrificio, passione. Tre parole per descrivere quanto succede in due paesi calabresi durante la settimana santa. Qui siamo a Nocera Terinese, comune del Tirreno lametino, dove venerdì e sabato santo viene eseguito il rito dei "Vattienti", ovvero persone che esprimono la loro fede attraverso la flagellazione. Nella serata di lunedì si è tenuto un convegno organizzato dalla Pro loco Ligea di Nocera appunto, dove sono intervenuti esperti di settore che hanno provato a spiegare, attraverso testimonianze e documenti storici, dove traggono origine queste manifestazioni, perché sono nate e soprattutto cosa accade in questi giorni di venerazione dove la protagonista è la pietà lignea che sfila in processione per il paese.
«Il rito è cambiato. Ad esempio prima si svolgeva il giovedì e il venerdì, ora il venerdì e il sabato. Sono cambiati gli abiti, il modo di battersi – ha affermato l’antropologo Franco Ferlaino -. Persino le ferite sono migliorate perché c’è stata una particolare attenzione alla realizzazione degli strumenti servita anche a uniformare l’immagine del sangue che scorre sulle gambe».
Si è indagato sui riti della settimana nella loro completezza assieme a un nutrito gruppo della Pro loco di Verbicaro, comune del cosentino, dove il giovedì santo, accade praticamente la stessa cosa ma con modalità differenti. In collegamento anche il presidente della Pro loco di Guardia Sanframondi, centro della provincia di Benevento, dove si verificano a fine agosto i riti settennali di penitenza in questo caso in onore dell’Assunta. Questo è la seconda di una rassegna di iniziative che hanno avuto inizio proprio nel comune del Cosentino due settimane fa e che si concluderanno ad agosto in Campania. Hanno presenziato inoltre il sindaco di Nocera Saverio Russo e quello di Verbicaro Franco Silvestri.
«Siamo felici di essere qui per questo secondo incontro tra le due Pro loco, ma soprattutto tra le due comunità. Spero che questo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione». Così Angela Annuzzi, giovane presidente della Pro Loco di Verbicaro. Mentre la sociologa Daniela De Santis, componente della Pro loco Ligea, ha affermato: «È stato un incontro molto interessante grazie alle personalità che sono intervenute. Speriamo che ce ne siano altre con la collaborazione di tutte le organizzazioni presenti sul territorio».
Naturalmente, nei giorni che precedono la passione e resurrezione di Cristo, sono molte le iniziative che si svolgono nel centro del Catanzarese. Una su tutte la mostra allestita dal fotografo Daniele Papa realizzata grazie alla collaborazione con l’associazione giovani Philia.