Il Pontefice ha eretto in sede titolare l’antica diocesi di Amantea a cui la Segreteria di Stato vaticana ha assegnato il nome latino di Curia Mantheanensis. Lo rende noto un comunicato dell’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano.

Il 25 febbraio solenne celebrazione nella parrocchia di San Biagio

«Monsignor Francesco Nolè – si legge nella nota - ha espresso la gratitudine al Santo Padre e la gioia per questa notizia che riconosce alla storica ed antica città, già sede diocesana, il titolo di cui fregiarsi. Domenica 25 febbraio alle ore 18 nella chiesa parrocchiale di San Biagio, a conclusione della Missione Popolare lo stesso Arcivescovo presiederà una celebrazione insieme ai parroci del luogo, le comunità religiose e le autorità cittadine per l’annuncio ufficiale e come momento di ringraziamento e di festa. La Missione popolare è stata organizzata per le parrocchie della cittadina dai padri Minimi in vista della tradizionale offerta dell’olio per la lampada votiva al Santuario di Paola e che quest’anno vedrà protagonista proprio il comune di Amantea».

!banner!

Resterà legata all'arcidiocesi territoriale di Cosenza-Bisignano

L’antica sede diocesana ricade nel territorio dell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano, e sarà assegnata ad un Vescovo eletto dal Papa per quella che si chiama “provvista di Chiesa” o fra quelli che generalmente svolgono servizi diplomatici: si tratta di vescovi ausiliari o impegnati in servizi della Santa Sede, ad esempio i Nunzi Apostolici. Amantea fu diocesi dal V secolo al 1094. Non sarà una diocesi territoriale: le parrocchie e i fedeli resteranno nell’Arcidiocesi di Cosenza-Bisignano. Una sede titolare infatti è una sede episcopale che ha cessato di essere un territorio definito sotto il governo di un vescovo.

Le sedi titolari introdotto dal Concilio Lateranense V

«Essa continua o viene nuovamente eretta per antichità, prestigio e storia – si legge ancora nella nota - per essere assegnata a un vescovo al quale però non si conferisce alcuna giurisdizione sul territorio. Le sedi episcopali affidate a un vescovo con giurisdizione su un territorio definito sono chiamate invece residenziali per distinguerle dalle sedi titolari. L’uso di erigere sedi titolari risale invece al Concilio Lateranense V (1512-1517). Nel 1094 fu unita con il titolo di “diocesi inferiore” a quella di Tropea. Il 16 dicembre 1963 molti dei comuni dell’antica diocesi furono uniti alla diocesi di Cosenza con il riordino territoriale della regione».