I fondi saranno destinati ad allestire ulteriori postazioni in terapia intensiva. Il principe Carlo di Borbone: «Speriamo siano di concreto supporto ai sanitari»
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L'Ordine Costantiniano Charity, di cui è fondatore il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie, ha reso noto di avere donato un contributo di 30mila euro all'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro per l'emergenza Covid-19. Lo riferisce un comunicato.
La Onlus del Sacro militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, considerato uno dei più antichi ordini cavallereschi, nata con la finalità di pubblica utilità e solidarietà sociale, in particolare di attività di beneficienza e assistenza ospedaliera - è detto nel comunicato - ha deciso di beneficiare il più importante ospedale del capoluogo calabrese alla luce dell'analisi della mappa del contagio in Calabria con il tasso demografico dei residenti nella provincia».
«Ogni singolo euro donato - ha detto il principe Carlo di Borbone delle Due Sicilie – sarà un barlume di speranza ed una piccola goccia di vita che vince questa avversità. Con l'auspicio di poter, in futuro, intervenire nuovamente a supporto delle necessita? dei sanitari, mi auguro che il nostro contributo possa servire a lasciare sul territorio un miglioramento complessivo della funzionalità della struttura rispetto alle esigenze dei cittadini».
«La direzione aziendale - è scritto nel comunicato dell'Ordine Costantiniano Charity - esprime sincera gratitudine per il generoso ed apprezzato contributo, la sensibilità mostrata significa molto per noi in questo difficile e particolare momento in cui versano gli ospedali impegnati a fronteggiare ed a ridurre la diffusione del virus Covid-19. Sono questi i gesti che ci fanno andare avanti e dire 'ce la faremo. 'Il considerevole contributo messo a disposizione - ha detto la dottoressa Maria Laura Guzzo, direttore ff del reparto di Anestesia e rianimazione dell'Azienda ospedaliera – verrà utilizzato dalla struttura per l'acquisizione di presidi e dispositivi necessari all'attivazione di postazioni di terapia Intensiva in questa fase di emergenza».