VIDEO | Il giovane ingegnere ha parlato del caso della studentessa uccisa a Perugia e della sua vicenda nell'ambito dell'evento Cruel crime: «Tanti innocenti in carcere per crimini mai commessi». Presente anche il criminologo Francesco Bruno
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Dall’analisi dei crimini violenti alle sue vittime, dai problemi legati alla sicurezza al modo di comunicare un crimine in tv. Tutto questo è stato l'evento Cruel Crime. L’incontro, aperto al pubblico, si è svolto a Soverato in piazza Don Giovanni Gnolfo di fronte ad un pubblico attento e curioso. Nel corso della serata è stata analizzata e approfondita la complessa tematica della violenza e del crimine in ogni sua declinazione: l’aspetto investigativo, quello giuridico e criminologico e il rapporto tra mass media e crimine.
"Un passo fuori dalla notte"
L’incontro, moderato dalla giornalista Roberta Spinelli, inviata del programma di punta della mattina di Rai Uno “Storie Italiane” è stato aperto con i saluti istituzionali del sindaco di Soverato Ernesto Francesco Alecci e ha visto la partecipazione di Raffaele Sollecito che, raccontando anche quanto ha scritto nel suo libro “Un passo fuori dalla notte”, ha parlato del delitto di Perugia e dell’omicidio di Meredith Kercher (è stato assolto in Cassazione per il delitto della studentessa inglese). Docenti, scrittori, giornalisti, rappresentanti delle forze dell’ordine, criminologi, avvocati, psicologi, esperti di Criminologia e Vittimologia sono stati chiamati a
soddisfare le curiosità che suscitano i crimini e anche gli stessi criminali.
La criminologia
A introdurre i presenti alla Criminologia è stato Francesco Bruno, criminologo, psichiatra e docente all’Unical e alla Sapienza di Roma; di ricaduta mediatica e del ruolo del difensore nei processi per crimini violenti si è occpupata Maria Tassone, avvocato penalista. Queste le parole chiave della serata: crimini violenti, profili criminali e ingiustizia. Per capire meglio la mente degli assassini, Sergio Caruso, criminologo e direttore scientifico del Master in Criminologia della Calabria, ha spiegato il Criminal Profiling. L’evento, accreditato dall’Ordine degli Avvocati, è stato pensato per un pubblico differenziato e intergenerazionale cercando di far riflettere il pubblico sulla relazione tra rischio e crimine alla luce delle più recenti conoscenze della Criminologia contemporanea.